La United Airlines si conferma la compagnia aerea da evitare se bisogna trasportare un cane. Tre giorni dopo la morte per asfissia di un bulldog francese, infilato a forza dal personale di bordo nella cappelliera di un volo Houston-New York nonostante le proteste della padrona, dalla Cnn arriva una notizia meno tragica ma ancora più surreale. Per via di uno scambio, un pastore tedesco che era diretto in Kansas è stato spedito per sbaglio in Giappone.
La vicenda risale a martedì, quando la famiglia Swindle, che si stava trasferendo dall'Oregon a Wichita, affida fiduciosa il suo amatissimo Irgo a un volo cargo dedicato al trasporto di animali di grossa taglia. Il cane, di dieci anni di età, avrebbe dovuto essere poi prelevato presso un deposito a Kansas City. Ma quando la signora Kara Swindle vi si reca per ritirare Irgo, l'addetto del deposito si presenta con un danese al guinzaglio.
"Non avevano idea di dove fosse il mio cane e scoppiai a piangere all'istante", ha raccontato la donna all'emittente Usa, "non seppero nulla fino alle due e mezza del mattino di mercoledì, quando l'aereo atterrò in Giappone". Sedici ore di volo durante le quali il povero Irgo, accusa la signora, sarebbe stato lasciato senza acqua e cibo, figurarsi le medicine per curare la sua infezione all'orecchio. Il personale dell'aeroporto di Narita ha però fatto sapere che il cane sta bene e che verrà rimandato dai suoi padroni su un volo charter privato.
Lo scambio era avvenuto all'aeroporto di Denver, dove i due aerei che trasportavano i cani dovevano effettuare lo scalo. Dopo l'atterraggio, sia il danese che il pastore tedesco erano stati sistemati in un canile presso l'aeroporto. Il giorno dopo, però, il primo - che doveva essere trasportato a Tokyo - è stato spedito a Kansas City, mentre il secondo, invece che essere ricongiunto con i suoi padroni, è atterrato all'aeroporto di Narita.
La United Airlines ha chiesto scusa per l'errore, ha assicurato che entrambi gli animali sono in buone condizioni di salute e ha promesso di indagare sulle ragioni dello scambio, la cui responsabilità è probabilmente da attribuire al personale del canile. Nondimeno, la United Airlines si conferma un vettore non particolarmente attento alla salute dei quattro zampe. Secondo una ricostruzione dell'Huffington Post, dei ventiquattro animali domestici che nel 2017 sono periti su un volo di una compagnia statunitense, ben diciotto - ovvero tre su quattro - stavano viaggiando con la United Airlines.