Quasi 6.000 denunce di aggressione sessuale, inclusi 450 stupri, sono stati denunciati da utenti Uber nel 2017-2018. È quanto emerge dal rapporto sulla sicurezza divulgato dalla società di taxi alternativo.
È la prima volta che Uber divulga simili dati e il rapporto sarà pubblicato ogni due anni. "Uber sta facendo un passo importante ma ogni società ha un ruolo da giocare. Siamo ansiosi di lavorare insieme per confrontarci su queste questioni, contarle e fare progressi per eliminarle", ha dichiarato Uber lanciando un appello affinché anche altre compagnie come quelle aeree o di taxi divulghino i loro rapporti sulla sicurezza.
Uber, nel documento di 84 pagine, tiene a sottolineare come il 99,9% delle sue 2,3 milioni di corse nel 2017-2018 siano avvenute senza incidenti.
L'azienda californiana di servizio alternativo al taxi opera in circa 70 Paesi. Nel rapporto sulla sicurezza Usa vengono segnalati anche 9 aggressioni fatali nel 2018 (contro 10 nel 2017) e 58 morti a causa di incidenti. I tentati stupri nel 2018 sono stati 1.560 e i casi di palpeggiamenti o baci indesiderati sono stati 376. Gli aggressori non sono sempre gli autisti, colpevoli nel 45% dei casi in base al rapporto