Il pentagono aveva pronti tre attacchi contro l'Iran, prima che Donald Trump sospendesse l'azione. Lo ha scritto lo stesso presidente americano su Twitter: "Chiesi quante persone sarebbero morte - ha aggiunto - e mi è stato risposto da un generale: 150, signore. Dieci minuti prima dell'inizio dei raid, li ho fermati".
La decisione è stata presa, ha spiegato il presidente americano, perché un attacco con simili conseguenze "non sarebbe stato proporzionato all'abbattimento di un drone".
Per ridurre l'Iran alla ragione, Donald Trump insiste sulle sanzioni. "Non ho fretta, il nostro apparato militare è stato rimesso in piedi e pronto a far del proprio meglio in tutto il mondo", ha scritto riferendosi alla finora mancata risposta militare dopo l'abbattimento del drone nel Golfo. "la sanzioni funzionano - ha aggiunto - e altre sono state varate la notte scorsa. L'Iran non deve poter avere armi nucleari, né contro gli Usa né contro il mondo".