I repubblicani contano di poter garantire al presidente Donald Trump un'assoluzione bipartisan in Senato dalle accuse che hanno portato all'impeachment.
E se è praticamente scontato che il tycoon non sarà rimosso dalla Casa Bianca perché il Grand Old Party (Gop) controlla la Camera alta del Congresso con 53 seggi su 100 e per la messa in stato di accusa del presidente servirebbero 67 voti, i repubblicani scommettono di potersi accaparrare anche l'appoggio di qualche democratico.
"Penso che ne potremmo avere almeno un paio", ha dichiarato il senatore Gop David Perdue, senza sbilanciarsi sui nomi. "Ma penso - ha aggiunto - che ci siano persone di entrambe le parti interessate ad ottenere un verdetto ragionevole, non fazioso".
Anche il leader di maggioranza in Senato, Mitch McConnell, ha ostentato ottimismo sull'appoggio di qualche democratico, sventolando per contro la compattezza del Gop. "I repubblicani mi sembrano saldi mentre i democratici appaiono divisi", ha affermato McConnell durante un'intervista a Fox News, indicando di lavorare "in pieno accordo" con la Casa Bianca sul processo in Senato. Parole che hanno "turbato" la senatrice repubblicana Lisa Murkowski, contraria ad una assoluzione predeterminata.
Anticipazioni della stampa Usa sostengono che a votare contro la rimozione di Trump dall'incarico, potrebbero essere i democratici Joe Manchin della West Virginia e Doug Jones dell'Alabama, entrambi rappresentanti di Stati profondamente rossi. Secondo FiveThirtyEight, Manchin ha votato con Trump il 53,1% delle volte, record assoluto di defezioni tra i dem che siedono in Senato. Jones è considerato tra i più a rischio nella corsa per la rielezione nel 2020 e per questo potrebbe decidere di assolvere Trump che in Alabama nel 2016 vinse con un vantaggio di 28 punti.
Sempre secondo FiveThirtyEight, Jones ha votato con i repubblicani il 34,5% delle volte. Un altro papabile 'disertore' potrebbe essere la senatrice dell'Arizona Kyrsten Sinema che si è schierata con Trump il 52,9% delle volte, stando a FiveThirtyEight. Formalmente, tutti e 47 i democratici in Senato hanno serrato le fila dietro al leader di minoranza, Charles Schumer, anche firmando la lettera di richiesta di 4 testimoni a McConnell per il processo sull'impeachment.