Un soldato turco è stato ucciso in un attacco dei curdi nel Nord-Est della Siria, nel terzo giorno della tregua di cinque giorni annunciata con la mediazione degli Stati Uniti. Lo riferisce il ministero della Difesa di Ankara. "Uno dei nostri eroici compagni è caduto martire e un altro è stato ferito dopo un attacco con proiettili anti-carro e di armi leggere da parte di terroristi mentre erano in missione di ricognizione e sorveglianza" nell'area di Tal Abyad, ha scritto il ministero.
I soldati turchi "hanno risposto al fuoco per difesa", spiega Ankara. Nei giorni scorsi, i curdi avevano accusato l'esercito turco - e le milizie alleate - di non rispettare il cessate il fuoco.
La Turchia ha inoltre chiesto agli Stati Uniti di usare la sua "influenza" sulle forze curdo-siriane perché si ritirino "senza incidenti" dal nord-est della Siria, come previsto dall'accordo raggiunto con Washington che dovrebbe mettere fine all'offensiva di Ankara. "Siamo impegnati a questo accordo: entro 5 giorni se ne dovrebbero andare e abbiamo detto ai nostri colleghi americani di usare la loro influenza, le loro connessioni per assicurarsi che se ne vadano senza incidenti", ha detto il portavoce della presidenza, Ibrahim Kalin.
Il migliaio di soldati americani che hanno ricevuto l'ordine di ritiro dalla Siria si sposteranno in Iraq da dove continueranno le operazioni contro il sedicente Stato islamico e difenderanno il Paese, ha intanto riferito il segretario americano alla Difesa, Mark Esper.
Venti i civili curdi uccisi dall'inizio del cessate il fuoco
Sono venti i civili curdi uccisi dalle forze curde nel Nord-Est della Siria dall'inizio della tregua annunciata giovedì, riporta invece la Mezzaluna rossa curda secondo cui tre persone sono morte nell'ospedale nella città di confine siriana di Ras al Ayn.
"Dall'accordo di cessate il fuoco tra le forze democratiche siriane (Fds) e il governo turco, le squadre della Mezzaluna rossa curda hanno registrato 20 civili uccisi e 20 feriti", ha riferito l'Ong nel suo bollettino quotidiano.
Nella città di Ras al Ain, nel nord della Siria, si sono concentrati gli attacchi turchi e i ribelli siriani appoggiati da Ankara, che hanno praticamente assediato la popolazione.