Lo scorso ottobre WhatsApp avvertì circa 1.400 persone della pesante violazione dei loro smarphone da parte di un 'attore malevolo', invitando tutti ad aggiornare la protezione dei dispositivi. In un primo momento trapelò che gli smartphone violati appartenessero solo a giornalisti e attivisti politici. Ma, rivela il Wall Street Journal, tra quelle persone in realtà ci sarebbe almeno stato un uomo allora sospettato di progettare un attacco terroristico in Europa.
Secondo quanto ricostruito dal quotidiano americano, un gruppo di agenti stava usando uno spyware della Nso, società israeliana di cybersecurity e spionaggio, per controllare alcuni sospetti terroristi dopo aver ottenuto l'autorizzazione da un giudice "di una nazione dell'Europa occidentale"; al momento non è noto quale. Quello che si sa però è che l'uomo, un ex miliziano dello Stato islamico, subito dopo aver ricevuto l'allarme della società di messaggistica ha fatto perdere le proprie tracce, sparendo dalle bussole della polizia europea.
Lo scorso 29 ottobre i tecnici di Facebook, che possiede WhatsApp, avevano individuato una falla che aveva consentito a un software della Nso, Pegasus, di 'bucare' gli smartphone di alcune migliaia persone, avvertite poco dopo. Lo stesso giorno Facebook ha denunciato l'intrusione da parte del gruppo israeliano specializzato nella creazione di strumenti di spionaggio, accusandola di aver condotto attacchi utilizzando una vulnerabilita' dell'applicazione per infettare i telefoni di migliaia di bersagli.
Si trattava del primo caso in un un fornitore di un sistema di messaggistica avviava un'azione legale contro una società privata accusandola di cyberattacchi. Dopo la denuncia di Facebook, la Nso aveva rilasciato un infuocato comunicato stampa nel quale contestava tutte le accuse e promettendo una "vigorosa battaglia in tribunale". L'azienda precisava nella nota che i suoi strumenti sarebbero stati forniti esclusivamente alle forze dell'ordine e agenzie di intelligence con lo scopo di combattere crimini come l'abuso sui minori e, appunto, il terrorismo. E la rivelazione del quotidiano finanziario americano sembra andare a sostegno della sua difesa.