La Francia piange il tenente colonnello della Gendarmerie francese, Arnaud Beltrame. È morto, l'uomo che si era offerto in cambio di un ostaggio nel supermercato di Trebes in cui aveva fatto irruzione sparando all'impazzata Redouane Lakdim.
Le ferite sul corpo di Beltrame erano profonde, gravi, come quelle di un paese che Francia che conta oltre 240 morti da quando, nel 2015, l'Isis scelse di sferrare l'attacco su Parigi. Arnaud Beltrame, 45 anni, era tra gli agenti che erano precipitati sulla scena della presa di ostaggi, nel sud-ovest della Francia.
L'agente aveva preso volontariamente il posto di una donna nelle mani del "soldato dell'Isis", che poi lo ha ferito, prima che l'antiterrorismo desse il via al blitz che ha messo fine a un incubo durato cinque ore, tra Carcassone, dove intorno alle 10 era cominciata la scorribanda sanguinaria di Lakdim, a Trebes.
"Il tenente colonnello Arnaud Beltrame è morto, è morto per il suo paese, la Francia non dimenticherà mai il suo eroismo", ha scritto il ministro dell'Interno Gerard Collomb sul suo account Twitter. "Ha salvato delle vite e onorato i suoi colleghi e il suo Paese", ha affermato il presidente, francese, Emmanuel Macron, mentre su Twitter è nato l'hashtag #TousGendarmes che raccoglie omaggi e tributi dal social network. All'Eliseo nel pomeriggio si terrà una riunione in cui sarà deciso come rendere un onore ufficiale al tenente colonnello Beltrame.
Con la morte dell'ufficiale, il bilancio delle vittime dell'attacco di ieri è di cinque, incluso Lakdim. Oltre a quest'ultimo e a Beltrame, sono: Jean (di lui è stato reso noto solo il nome), un vignaiolo sessantenne, che si trovava a bordo dell'Opel bianca rubata a Carcassonne; Christian Medves, 50 anni, il capo del reparto macelleria del supermercato di Trebe, descritto da chi lo conosceva come un uomo "gioviale" e dal "cuore grande"; un cliente, del quale non è stata resa nota l'indentità, dello stesso supermercato.
Tra le vittime non vi è un portoghese, il cui nome era stato inserito tra quelli dei morti per quel che il governo di Lisbona ha definito un "errore di comunicazione" con Parigi. L'uomo è, invece, ferito gravemente e ricoverato in un ospedale di Carcassonne".
Le indagini su Rdouane Lakdim faticano a trovare il filo della radicalizzazione di colui che per le autorità era fino a l'altro ieri un "delinquente comune". Era stato in carecre un mese nel 2016 per reati comuni. Nel 2008 faceva parte di un gruppo islamista denominato Tabligh e con sede a Carcassonne.
Nel 2014 era osservato dai sevizi segreti per le sue relazioni con il movimento salafita, e sarebbe tornato nel mirino dell'intelligence tra il 2016 e il 2017: non fu registrato, però, alcun "segno precursore" di eventi come quelli di ieri. Aveva viaggiato in Spagna, però, dove Tabligh ha la propria sede, a Barcellona.
Il 16 gennaio del 2016 era entrati in Francia dalla frontiera spagnola, insieme con un'altra persona, e entrambi spiegarono che tornavano dall'aver accompagnato un amico all'aeroporto di Girona. Oggi è stata fermata una seconda persona legata a Lakdim. Si tratta, hanno riferito fonti giudiziarie, di un minore di 18 anni, nato nel 2000.
Ieri era stata fermata la compagna dell'islamista. Durante una perquisizione nell'abitazione di Lakdim a Carcasonne sono stati trovati appunti che inneggiano allo jihadismo.