Si è protratto ininterrottamente per tutta la notte il lavoro di verifica, orientamento e assistenza messo in campo dall’Unità di crisi della Farnesina e dalla rete diplomatica italiana in Indonesia a favore degli italiani presenti nell’area colpita dal sisma. Lo fanno notare fonti del ministero degli Esteri, dopo la notizia che diversi italiani sono rimasti bloccati a Lombok e nell'isole indonesiane limitrofe, in seguito al terremoto che ha scosso la popolare destinazione turistica. La priorità è il più rapido possibile rientro verso le isole maggiori (Lombok e Bali) con i mezzi messi a disposizione dalle autorità locali, in una adeguata cornice di sicurezza, considerate anche le difficili condizioni del mare in questi giorni. L’Unità di crisi della Farnesina e l’ambasciata d’Italia a Giacarta sono in stretto contatto con le autorità indonesiane - fortemente sotto pressione in un contesto caratterizzato da infrastrutture limitate e da una numerosa presenza di turisti di diverse nazionalità - e continuano a sollecitare la massima possibile assistenza a favore dei connazionali. Stretto è il raccordo anche con i principali partner europei in loco. Una missione consolare dell’ambasciata d’Italia, disposta in raccordo con l’Unità di crisi, è giunta oggi a Lombok da Giacarta, per fornire ogni possibile, ulteriore supporto, anche sul fronte dei documenti per il rientro in Italia dei connazionali.