Per anni due suore americane si sono date alla pazza gioia del gioco scommettendo nei casinò di Las Vegas per una somma totale stimata di mezzo milione di dollari. Alla fine hanno confessato il vizio del gioco, esprimendo il loro "profondo rimpianto", mentre l'arcivescovato di Los Angeles ha confermato un buco nelle casse della scuola cattolica Saint James di Torrance, cittadina californiana, di circa 500 mila dollari nel corso dell'ultimo decennio.
"Sapevamo che erano solite partire in viaggio ed andare ai casinò. Il punto è che hanno utilizzato il conto corrente della scuola come se fosse loro", hanno riferito gli investigatori alla stampa locale, precisando che per più di dieci anni le due religiose si sono appropriate di assegni, donazioni e pagamenti vari invece destinati alla scuola.
Due suore al casinò
Suor Mary Margaret Keuper, preside dell'istituto scolastico dove ha lavorato per 29 anni, e la sua storica amica, suor Lana Chang, insegnante in terza media per 20 anni, sono andate in pensione quest'anno. Le malversazioni sono venute fuori da una revisione dei conti della scuola. L'accaduto è stato spiegato alle famiglie degli studenti in una lettera nella quale si assicura che "nessun alunno o programma al Saint James ha patito della perdita di questi fondi, quindi l'istruzione dei vostri figli non è stata e non sarà colpita da questi eventi".
Come ha reagito la Chiesa
Le due suore appassionate di gioco d'azzardo si sono scusate pubblicamente con le famiglie degli studenti e stanno collaborando all'inchiesta fatta aprire dall'arcivescovato di Los Angeles. L'ordine di appartenenza è la congregazione francese delle 'Suore di Saint Joseph di Carondelet', creato nel 1650 al Puy-en-Velay (centro-est). Ha confermato di essere stato informato dell'accaduto dall'arcivescovato e espresso il desiderio di "rimborsare totalmente la scuola Saint James".
Inizialmente l'arcivescovato di Los Angeles, che ha avvisato la polizia, non ha sporto denuncia ma poi ha deciso di costituirsi parte civile. In un colloquio con l'arcivescovo Michael Meyers, Suor Mary Margaret e Lana hanno espresso "profondo rimorso per le loro azioni", chiedendo "il vostro perdono e le vostre preghiere".