Almeno 125 donne sono state stuprate da uomini armati nel nord del Sud Sudan nel corso di 10 giorni di violenze. E' la denuncia di Medici senza frontiere (Msf) che specifica come tra le vittime ci siano anche bimbe di meno di 10 anni, anziane di oltre 65 e donne incinte. Oltre alle violenze sessuali, le donne hanno raccontato di essere state frustate e picchiate con mazze e l'impugnatura dei fucili nella città di Bentiu, nel Northern Liech State.
Nonostante la fragile pace raggiunta due mesi fa per mettere fine a 5 anni di guerra civile, episodi di violenza continuano a scuotere il piccolo Paese africano, segnato da faide etniche.
"Alcune di quelle violentate sono bimbe sotto i 10 anni e altre sono donne oltre i 65 anni. Anche donne incinte non sono state risparmiate da questi brutali attacchi", ha fatto sapere Ruth Okello, ostetrica per Msf. Un resoconto che è stato messo in dubbio dal ministro locale dell'Informazione, Lam Tungwar, secondo il quale "una violenza sessuale così grande non è vera, siamo uno Stato per il quale il rispetto dei diritti umani e delle donne è in cima alla lista". Il ministro, citato dall'Independent, ha assicurato che i tribunali affronteranno i casi di violenza a Bentiu e in altre contee ma ha ribadito di "non concordare" con le notizie riportate.