Negli Usa è di nuovo 'shutdown', parziale, con il blocco di un quarto delle attività federali per mancanza di fondi, scattato subito dopo la mezzanotte del 22 dicembre a Washington.
E' il terzo 'shutdown' nel 2018 ed è la prima volta da 40 anni che l'amministrazione Usa 'chiude i battenti' 3 volte in 12 mesi. I lavori di Camera e Senato sono stati aggiornati senza che sia stata trovata un'intesa sul bilancio del governo entro il termine fissato per le 24 di venerdì.
"Speriamo che non duri a lungo", ha dichiarato il presidente Donald Trump in un video pubblicato su Twitter, accusando i democratici di non aver garantito i voti. Il nodo riguarda i 5 miliardi di dollari reclamati dal presidente nel bilancio per la costruzione del muro al confine con il Messico.
The Democrats now own the shutdown!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 21 dicembre 2018
A mezzanotte sono venuti meno i finanziamenti per un quarto delle agenzie federali, comprese quelle che gestiscono la sicurezza interna, le forze dell'ordine, la raccolta delle tasse, i trasporti e i parchi nazionali che resteranno aperti durante le festività senza personale.
Gli altri dipartimenti, come il Pentagono, continueranno a funzionare regolarmente perché il loro bilancio è stato già approvato, spacchettando il provvedimento. Trump è rimasto alla Casa Bianca mentre la first lady Melania e il figlio minore Barron sono volati a Mar-a-Lago per le vacanze di Natale.
"Cancellato il mio viaggio sull'Air Force One per la Florida in attesa di vedere se i democratici ci aiuteranno a proteggere la frontiera meridionale d'America", aveva twittato Trump, postando una sua foto nello Studio Ovale, in posa mentre firma provvedimenti.
Some of the many Bills that I am signing in the Oval Office right now. Cancelled my trip on Air Force One to Florida while we wait to see if the Democrats will help us to protect America’s Southern Border! pic.twitter.com/ws6LYhKcKl
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 21 dicembre 2018
I cittadini statunitensi si svegliano così con una pubblica amministrazione ridotta ai servizi essenziali, con 800mila dipendenti federali destinati a restare a casa senza stipendio.
Gli effetti del blocco
- CASA BIANCA E CONGRESSO. Le strutture restano aperte, seppure con personale ridotto.
- PENTAGONO. Il personale militare rimane in servizio, sebbene il versamento degli stipendi potrebbe subire ritardi. Buona parte del personale civile rischia però di essere mandato a casa.
- SICUREZZA NAZIONALE. I servizi rimangono operativi, compresi il controllo alle frontiere e la sicurezza aeroportuale.
- RICERCA MEDICA. Gli Istituti Nazionali di Sanità non potranno curare nuovi pazienti o effettuare test clinici.
- MUSEI E PARCHI NAZIONALI. Serrata totale, Statua della Libertà compresa.
- NASA. Le operazioni che riguardano la Stazione Spaziale Internazionale proseguiranno, ma alla maggior parte dei 18mila dipendenti è stato ordinato di restare a casa. Senza stipendio.
- AGENZIA PER LA PROTEZIONE DELL'AMBIENTE. In Usa non c'è teoricamente nessuno che stia monitorando la qualità dell'aria e dell'acqua o garantendo il rispetto delle norme sull'inquinamento da idrocarburi.
- POSTE. Il servizio postale resta attivo, godendo di fonti di finanziamento indipendenti.
- SICUREZZA SOCIALE. Gli uffici sono chiusi ma i programmi di assistenza restano attivi, sebbene non a pieno regime. Restano aperti gli ospedali per veterani.
- WASHINGTON. Il Congresso ha giurisdizione esclusiva sulla capitale. Per evitare gli episodi imbarazzanti che caratterizzarono lo scorso 'shutdown', come l'interruzione della raccolta di rifiuti, il sindaco Vincent Grey continuerà a mantenere al lavoro tutti i dipendenti pagandoli con fondi di emergenza.