Né Trump, né la politica, né le questioni sul nucleare; in questa parte finale di settembre ad appassionare gli iraniani è la storia di Marziyeh, la bellissima ragazza che si è sposata tre anni dopo essere stata sfregiata dall’acido: un’altra eroina tra le tante degli ultimi anni del paese dei persiani.
Gli attentati con l’acido
Nel 2014, una banda di criminali in moto, nella città di Isfahan, aggrediva le donne, soprattutto quelle molto belle e curate, animata probabilmente da fini terroristici, o da pensieri estremisti. Quattro ragazze vennero aggredite in quell’anno e per ora la polizia non è riuscita a risalire ai responsabili, anche perché la pista più accreditata è quella di terroristi provenienti dall’estero che hanno lasciato il Paese.
La storia di Marziyeh Ebrahimi, la donna che visse due volte
Erano le 18.30 di mercoledì 15 ottobre di tre anni fa. La ginecologa 24enne Marziyeh Ebrahimi era nella sua auto, ferma nel traffico, diretta come ogni giorno in ospedale per il suo turno. Bella e curata come sempre, la ragazza aveva abbassato il finestrino a metà. Faceva caldo a Isfahan, quel giorno di autunno. Uno sguardo come sempre nelle specchietto retrovisore, giusto il tempo per osservare un motorino con due ragazzi che si avvicinava. Poi il buio. Un dolore immenso, un'improvvisa cecità, la consapevolezza che qualcosa di terribile era accaduto. Quei fanatici integralisti le avevano gettato dell'acido sul volto uccidendo d'un colpo la Marziyeh che era stata fino ad allora.
20 operazioni
Da quel momento per la dottoressa ha avuto inizio una nuova vita. Passata tra casa e ospedale dove si è dovuta sottoporre a una serie infinita di operazioni, (20 fino ad oggi) per tornare a vivere una vita normale.
Gli anni del dolore
Tre anni di disperazione in cui più volte si è interrogata, in preda allo sconforto: “Perché io, perché proprio a me; era l’inizio della mia gioventù; era meglio se mi avesse uccisa; mi vergogno di uscire”. In cui alcuni gesti e situazioni sono diventati motivo di angoscia e dolore. È il fratello a spiegarlo: “Quando si siede in macchina, la prima cosa che fa è quella di tirare su tutti i finestrini, anche se fa caldo e ancora oggi il rumore di un motorino o del motore di una macchina le fa venir paura”.
L'affetto della gente
I primi mesi per Marziyeh sono stati un incubo: visite quotidiane dai medici specializzati che hanno comportato spese pesantissime. Il governo ha accettato di sostenerle, ma per la famiglia è stato difficilissimo perché è stata costretta ad anticipare il denaro e poi ottenere i rimborsi. Una situazione difficile, alleviata però dalla gente semplice, che a Isfahan è sempre andata a trovarla a casa per darle conforto e a dirle che era con lei.
La forza dell'amore
Quando venne colpita, Marziyeh era fidanzata con Mehrdad, docente 28enne di lingua inglese, all’università di Isfahan.
“Non ti servo più così, va’ per la tua strada”, gli ha detto la ragazza. Ma Mehrdad non se n'era andato. Anzi, era stato lui il primo a insistere fino a far cambiare idea. Proprio lui l’ha aiutata a tornare alla vita. A una vita nuova.
La vicepresidente Molaverdi
Marziyeh è stata aiutata anche da Shahin Dokht Molaverdi’, la vice-presidente iraniana per gli affari delle donne, che è andata a trovarla più volta a Isfahan e ha ottenuto dal governo tutte le spese per le sue cure. La ragazza ha riottenuto anche il suo lavoro in ospedale, rifiutando una pensione d'invalidità e, dopo essersi ripresa il lavoro, è anche riapparsa in pubblico, diventando popolare e benvoluta soprattutto sui social.
Recentemente, un attore, Navid Mohammad Zadeh, ha dedicato un post su instragram alla ragazza, riportando una sua foto e dicendo che la sua immagina, “è il riflesso dell’ingiustizia e della speranza allo stesso tempo”. La storia della vita della ragazza ha ispitato un film, 'Lantoori', nella quale Mohammad Zadeh è proprio un criminale che sfregia con l’acido una ragazza.
Il matrimonio con Mehrdad
Il 23 settembre, Marziyeh, tornata praticamente alla vita normale, ha finalmente sposato il suo Mehrdad, ed ancora una volta l’Iran intero si e’ commosso dinanzi alle immagini della coppia.
اگر غم لشگر انگیزد که خون عاشقان ریزد من و ساقی به هم سازیم و بنیادش براندازیم
— شهیندخت مولاوردی (@mowlaverdi) 23 settembre 2017
تبریک به مرضیه و مهرداد عزیز با آرزوی بهترینها pic.twitter.com/6eSwvsTIRk
Gli auguri della vicepresidente dell'Iran
Incredibile il tweet del vice-presidente iraniano, la signora Shahindokht Molaverdi, che ha fatto gli auguri agli sposi con questo verso di Hafez sul suo profilo twitter:
.@Rouhani_ir : کتابهای درسی ما دانشآموز را به جای تربیت برای فردا، برای دیروز تربیت میکند.
— شهیندخت مولاوردی (@mowlaverdi) 23 settembre 2017
“Se la tristezza riunirà il suo esercito per versare il sangue degli innamorati,io ed il menestrello ci aiuteremo e la sconfiggeremo.Auguri ai cari Marziyeh e Mehrdad, con l’augurio delle migliori cose”
Marziyeh non ha perso la gioia di vivere
Le foto del matrimonio, che regnano sui social iraniani, mostrano che Marziyeh avrà pure perso l’occhio, l’orecchio e parte della mano sinistra, ma che non ha perso il coraggio e la gioia di vivere che caratterizzano oggi milioni di giovani donne iraniane.