L'ultimo post di ieri: "Dove sei cara amica, mi manca il tuo sorriso". Sotto alle parole una delle tante foto che ha pubblicato in questi giorni. Abbracciati, sul fiume, in atteggiamenti scherzosi. Felici. Sempre assieme: Ronald e Silvia, lui 23, lei 19 anni. Non passa giorno dal 21 novembre, quando Silvia Romano è stata sequestrata, che Ronald Kazungo Ngala non lasci su Facebook un pensiero per la sua "migliore amica".
"Voglio bene a Silvia, non mi arrendo e la aspetto tutti i giorni". È stato l'unico a cercare di salvarla quando sono venuti a prenderla a Chakama, rimediando un bernoccolo e la sensazione della sconfitta: "Ho fatto tutto il possibile, ma mi hanno colpito alla testa col calcio di un mitra, hanno vinto loro".
È stato sentito dalla Polizia a cui ha spiegato che la banda cercava proprio 'l'europea'. Poi per alcuni giorni non ha né mangiato né bevuto, cadendo in uno stato di choc. "Silvia l'ho conosciuta ad agosto - ci racconta - attraverso l'associazione di cui è volontaria mi ha pagato gli studi e aiutato con la casa e in tante altre situazioni. Siamo diventati amici. Ci piace tanto la musica, attaccavamo la radio e ballavamo insieme. E' una ragazza fantastica, non posso credere di non vederla più".
Ronald studia alle scuole superiori, sogna di fare il chirurgo: "È un pensiero fisso da quando ho visto morire mia zia per una malattia alla testa. Voglio salvare vite umane nella mia comunità. Lo devo a mia zia che era davvero speciale. Mio padre e mia madre sono poverissimi, ho sei fratelli e una sorella. Anzi due, perché Silvia per me è come una sorella e la rivedrò un giorno. Ascolteremo di nuovo la musica insieme".