Nuovi e inquietanti video al rallentatore hanno rivelato che fiumi di acqua calda finiti in mare stanno erodendo le calotte polari. La clip è composta da immagini satellitari che coprono un periodo lungo 15 anni e mostrano il bordo permanente del ghiaccio mentre si sta distruggendo. Le immagini, descritte sulla rivista Science Advances fanno vedere che il lato orientale della piattaforma di ghiaccio Getz - una delle più grandi piattaforme di ghiaccio in Antartide - si sta erodendo e che la rottura del ghiaccio sta contribuendo all'innalzamento del livello del mare.
I ricercatori spiegano che l'acqua più calda si trova sopra l'acqua fredda e si getta contro il ghiaccio, provocando la sua erosione e rottura. Gli studiosi hanno affermato che le attuali previsioni sul riscaldamento globale non spiegano questi "fiumi" di acqua riscaldati dai cambiamenti climatici. "La circolazione di acqua calda attacca le parti inferiori di queste piattaforme di ghiaccio nei punti più vulnerabili", afferma Karen Alley del College of Wooster in Colorado.
"Questi effetti contano. Ma esattamente quanto non lo sappiamo ancora. Abbiamo bisogno di capirlo", aggiunge. Le piattaforme di ghiaccio sono fogli di acqua ghiacciata che galleggiano nell'acqua di mare e sono attaccati alla terra ghiacciata. Questo li mette a rischio di staccarsi e galleggiare in mare. Quando vengono tenuti fermi, rallentano il flusso di ghiaccio dalla terra verso l'oceano, ma se la piattaforma si ritira o si rompe non può fornire questa barriera. Pertanto, il ghiaccio scorre più rapidamente dalla terra verso l'oceano e provoca l'innalzamento del livello del mare. Allo stesso tempo, la piattaforma di ghiaccio stessa è a rischio di sciogliersi e contribuire a tutto questo.
Il video pubblicato da Allen e dai suoi colleghi mostra l'impronta del ghiaccio che si espande e si contrae col passare degli anni, ma gradualmente si riduce. Il bordo, dove la piattaforma di ghiaccio incontra il mare, avanza verso il basso dall'acqua e verso la terra con il passare del tempo. Caldi "fiumi rovesciati" che possono misurare miglia di larghezza e dozzine di miglia di lunghezza sono responsabili di questa "ritirata", secondo gli scienziati, secondo i quali questi processo starebbero avvenendo sia in Antartide che in Groenlandia.