Vox "è una forza che difende idee che erano fuori dalla mappa politica della Spagna". Lo afferma in una intervista al Corriere della Sera Santiago Abascal, il leader del partito spagnolo che alle ultime elezioni è passato da 47 mila a 3 milioni e 600 mila voti, portando per la prima volta dalla morte di Franco l'estrema destra in Parlamento e nei governi locali dell'Andalusia e di Madrid. "Taglio delle imposte. Difesa delle frontiere. Sicurezza nei quartieri. Ritorno allo Stato dei poteri delle comunità autonome", la ricetta di Abascal che vuole "fermare il colpo di Stato in Catalogna. Vogliamo difendere i bambini dall'indottrinamento di genere, e la libertà dei genitori di educarli secondo le proprie convinzioni".
Abascal definisce Vox "un'alternativa patriottica e sociale al consenso progressista, che ha tentato di imporre agli spagnoli una maniera unica di pensare". "Il concetto di violenza di genere, come quello di violenza machista, serve a criminalizzare il maschio rendendolo un sospetto aggressore, un sospetto violento", spiega Abascal, secondo il quale "in realtà ci sono più donne assassinate di prima. L'attuale legge contro la violenza di genere è stata un disastro totale: viola la presunzione di innocenza, trasformando l'uomo in colpevole per il solo fatto di essere uomo, creando tribunali speciali per metà della popolazione spagnola. Qualsiasi donna preoccupata per la propria sicurezza sa che Vox è l'unico partito che si batte per la sicurezza di tutti. Perseguiremo i crimini contro le donne come contro gli uomini, contro i bambini come contro i nonni".
Su Psoe e Podemos che tentano di fare un governo insieme: "Il Psoe è il principale problema della Spagna. Pur di rimanere presidente, Sanchez non esiterà ad appoggiarsi a terroristi, comunisti, separatisti: tutti uniti dal disprezzo per la nazione. Ma non mi stupirei neppure se il Psoe formasse un governo di coalizione con il partito popolare e Ciudadanos", "perché li uniscono molte cose: aumento delle tasse, legge sulla memoria storica, legge sulla violenza di genere, difesa del modello fallimentare delle autonomie, concessioni ai separatisti". Un governo di sinistra avrebbe bisogno dell'astensione degli indipendentisti catalani.
"In Catalogna colpo di Stato permanente"
Cosa accadrà a Barcellona? "A Barcellona - avverte Abascal - siamo al colpo di Stato permanente. I separatisti sanno che Sanchez concederà tutto quello che chiedono, pur di restare al potere. È urgente prendere tutte le misure necessarie a ristabilire l'ordine costituzionale", ossia, "i partiti separatisti devono essere messi fuorilegge, come accade in altri Paesi. La loro presenza nelle istituzioni spagnole, la loro stessa esistenza è un'anomalia. Tra pochi giorni presenteremo una proposta di legge in tutti i parlamenti regionali, per chiedere al governo che avvii il procedimento per dichiarare fuorilegge le formazioni che attentano all'unità nazionale".
Per i leader di Vox l'unità nazionale spagnola è davvero in pericolo: "In Europa non siete consapevoli della situazione catalana: violenza nelle strade, aggressioni ad avversari politici, persecuzione di cittadini innocenti, propaganda nelle scuole, storno di denaro pubblico per finanziare la farsa indipendentista. I separatisti hanno conculcato la libertà di tutti i catalani. Ripeto: dobbiamo usare tutti i mezzi per ripristinare l'ordine costituzionale, e iniziare a porre rimedio a decenni di violenza e manipolazione".
Abascal spiega anche la sua idea di Europa, vorrebbe che sia "un club di cui le nazioni vogliono far parte. Non una specie di patto di Varsavia". "L'Europa - spiega - è prigioniera delle imposizioni di oligarchi che hanno abbandonato i cittadini per mantenere i loro privilegi. I capi di Bruxelles hanno tradito lo spirito dei padri fondatori", "noi crediamo nell'Unione europea, però anche nel diritto al dissenso. Per questo difendiamo un'unione di Stati sovrani che cooperano liberamente. La difesa della sovranità delle nazioni di fronte agli oligarchi dell'Ue è vitale per il futuro dell'Europa. Dobbiamo affrontare tre minacce: l'islamizzazione; il totalitarismo progressista; la questione demografica. L'Islam è incompatibile con i valori europei; il totalitarismo progressista sta distruggendo le libertà degli individui e delle famiglie; l'inverno demografico può liquidare il welfare".
Focus su Salvini, un modello, un alleato? "Al Parlamento europeo siamo nel gruppo di Fratelli d'Italia. Ho incontrato Matteo Salvini. Condividiamo alcune diagnosi sui problemi dell'Unione europea, in particolare l'immigrazione. Tuttavia, per noi è una linea rossa qualsiasi appoggio straniero al separatismo catalano. Alcuni commettono lo stesso errore dei burocrati di Bruxelles: non rispettare l'integrità delle nazioni sovrane. Dimenticano che sono stati i leader separatisti a fare della Catalogna una delle regioni più islamizzate d'Europa, favorendo l'immigrazione araba rispetto a quella latinoamericana, che parla spagnolo".