I ribelli siriani stanno preparando un attacco chimico nella provincia di Idlib per poter poi accusare il regime di Bashar al-Assad di essere il responsabile e usarlo come pretesto per un attacco delle potenze occidentali contro Damasco. Lo ha sostenuto il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, puntando il dito contro il gruppo Hayat Tahrir al-Sham.
Secondo lui, i jihadisti hanno trasferito "otto cisterne di cloro" nella città di Jisr al-Shughur per "simulare" un attacco e queste sono state poi portate 8 chilometri fuori dal villaggio. Nello stesso luogo, il giorno prima è arrivato un gruppo di militanti "addestrati in sostanze tossiche sotto la supervisione di specialisti della compagnia privata britannica 'Oliva'", ha aggiunto Konashenkov.
L'accusa lanciata dalla Russia arriva pochi giorni dopo che il Consigliere per la sicurezza nazionale americano, John Bolton, ha assicurato che gli Usa risponderanno "con grande forza" nel caso Assad usasse di nuovo armi chimiche in un'offensiva per riconquistare Idlib. Mosca preme per un'offensiva per riconquistare lIdlib ma venerdì il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, ha avvertito il Cremlino che una simile soluzione militare sarebbe "una catastrofe".