Fino a 100 milioni di anni fa, una specie di minuscolo ragno correva attraverso la foresta pluviale tropicale dell'attuale Myanmar. Lungo circa 3 millimetri, questo proto-ragno sfoggiava caratteristiche simili a quelli di oggi, ma aveva anche una caratteristica unica: una lunga coda pelosa.
Secondo quanto riporta il National Geographic, queste creature probabilmente vivevano su cortecce resinose e a un certo punto la linfa degli alberi si riversò sui corpi di alcuni di essi, preservandoli fino ai giorni nostri, quando sono stati scoperti dai minatori di ambra. Lo studio su questi pezzi di d'ambra, realizzato dal paleontologo Paul Selden, è stato pubblicato il 5 febbraio su Nature Ecology & Evolution.
A cosa serviva la coda e perché è andata perduta?
La coda pelosa sarebbe stata usata dal ragno per percepire l'ambiente. Bo Wang afferma che le code potrebbero essersi sviluppate prima che le creature passassero da cacciatori a predatori in attesa. La coda a quel punto sarebbe stata inutile. Oggi non ci sono ragni muniti di coda, e gli aracnidi non avrebbero bisogno di questo 'sensore remoto' perché possono percepire le vibrazioni nelle loro tele.
Selden dice che è possibile che i proto-ragni muniti di coda possano ancora vivere nelle foreste pluviali del Myanmar oggi. Quelle aree non sono molto ben studiate, e dato che la creatura è minuscola, potrebbe facilmente passare inosservata. Non si sa se i proto-ragni fossero velenosi o no, ma lo zoologo Gonzalo Giribet dice che probabilmente non sarebbero dannosi per le persone.
Gli esemplari catturati nell'ambra sono tutti maschi adulti, quindi Selden dice che è possibile che siano stati intrappolati nella resina quando hanno lasciato le loro tane per andare alla ricerca di femmine.
L'ambra è come una capsula del tempo per le specie preistoriche. Di recente un uccello di 99 milioni di anni fa è stato trovato in una lastra di ambra birmana, e sono stati scoperti anche altri esemplari tra cui code di dinosauro, zecche, altre parti di uccelli e ragni.