Secondo David Hogg, uno degli studenti sopravvissuti alla strage di Parkland, la NRA non ha mai avuto così paura. Ed è per questo che ha deciso di giocare le sue carte più importanti invitando, alla sua convention annuale, per la prima volta, sia il Presidente che il Vice-Presidente degli Stati Uniti d’America. E non sono rimasti stupiti quando Donald Trump, nel suo discorso, si sia speso per rassicurare la platea che il Secondo Emendamento, quello che protegge il diritto dei cittadini americani a possedere armi da fuoco, sarebbe stato difeso strenuamente dalla Casa Bianca. Almeno fino a quando rimarrà in carica. Tutto nonostante le marce, i movimenti di protesta e il desiderio, condiviso da molti americani, di vedere un cambiamento. Il tweet di Hogg ha avuto quasi diecimila condivisioni.
The NRA is scared- that's why they brought out the President and the VP for the first time to their convention.
— David Hogg (@davidhogg111) 4 maggio 2018
The young people will win. #USAoverNRA
Kyra Parrow è un’altra studentessa della Marjory Stoneman Douglas High School di Parkland, in Florida, dove il 14 febbraio, a causa dell’ennesima sparatoria di massa, sono morte 17 persone. Si è salvata perché, nella giornata di San Valentino, aveva deciso di passare una giornata con il fidanzato. Su twitter ha il profilo verificato grazie alla sua attività collaterale, la fotografia, che come ha raccontato al Time, l’ha aiutata a superare gli eventi successivi alla strage. Anche lei ha voluto rispondere al Presidente Trump ricordando i compagni uccisi e i loro diritti calpestati dalle parole del Presidente nei confronti della NRA. Un tweet da oltre mille condivisioni.
ok trump but what about my friends’ right to live when they were brutally murdered from gun violence on Valentine’s Day @realDonaldTrump https://t.co/GM2x3etr4D
— Kyra Parrow (@longlivekcx) 4 maggio 2018
Shannon Watts ha fondato il Moms Demand Action dopo un’altra tragedia causata dalle armi. Quella all’interno della scuola elementare di Sandy Hook, nel 2012, dove persero la vita 20 bambini. Watts, madre di cinque figli, creò allora un gruppo su Facebook con un semplice messaggio: tutti gli americani potrebbero e dovrebbero fare di più per ridurre la violenza armata. Dopo poco tempo il gruppo è diventato un vero movimento portato avanti da migliaia di madri americane preoccupate per il futuro dei loro bambini. Durante il discorso di Trump, Watts ha sottolineato come i dati snocciolati dal Presidente sui luoghi dove accadono queste sparatorie fossero “corrotti” dalla sua vicinanza alla NRA che lo ha sostenuto in campagna elettorale.
Donald Trump just lied that 98% of mass shootings take place in gun-free zones. This is a total lie based on @NRA-funded research. Most mass shootings take place in private residences and are related to domestic violence. #NRAAM #NRAAM2018
— Shannon Watts (@shannonrwatts) 4 maggio 2018
Anche Jaclyn Corin, un’altra portavoce del movimento di protesta nato a Parkland, durante tutto l’evento di Dallas, ha cercato di correggere le frasi che la NRA diffondeva su twitter riprendendo gli interventi dal palco. Una maggioranza, sbandierata ai quattro venti durante il convegno, che secondo la ragazza è totalmente inventata.
You have 5 million members in a country with 325+ million citizens. You are not the majority. https://t.co/ZGSKP0GMdW
— Jaclyn Corin (@JaclynCorin) 4 maggio 2018
C’è chi, infine, ha suggerito soluzioni alternative al possesso di un’arma da fuoco, sfruttando l’evento di Dallas e facendo quello che vene chiamato “instant marketing”. L’esempio migliore è quello dell’associazione che promuove in America l’adozione dei cani che, in un semplice manifesto, ha invitato a rinunciare a una pistola in favore di un animale. Semplicemente cambiando prospettiva e rivoltando una semplice immagine.
Dogs might be the only protection we need. Come by, swap your gun for a dog and we’ll waive the adoption fee. #AdoptProtection #AdoptMoreLove pic.twitter.com/LO8aXG5Y7v
— Adopt Protection (@AdoptProtection) 2 maggio 2018