Ventotto anni dopo la fine della Repubblica democratica tedesca (Ddr), nuovi documenti declassificati, rivelano che l'ex agente dei servizi segreti sovietici (Kgb), Vladimir Putin, è stato anche membro della famigerata Stasi, l'intelligence della Germania dell'Est, fino alla caduta del Muro di Berlino.
Il giornale tedesco Bild ha pubblicato la foto della tessera identificativa della Stasi, emessa il 12 dicembre 1985 per l'allora 33enne, maggiore Putin. La tessera - che riporta timbri ufficiali e firma dell'allora agente del Kgb - è stata rinnovata ogni trimestre fino alla fine del 1989. Il documento era contenuto in uno schedario presso l'ex dipartimento della Stasi per i quadri e l'addestramento a Dresda.
"Finora non si sapeva che Putin, agente del Kgb a Dresda fino al 1990, fosse in posse di un tesserino identificativo della Stasi", ha detto alla Bild il responsabile degli Archivi della Stasi di Dresda, Konrad Fleber. Con quel tesserino quello che sarebbe diventato il futuro presidente russo aveva libero accesso agli uffici del ministero per la Sicurezza dello Stato della Ddr.
Quello che si sapeva finora era solo che Putin lavorava nella villa del Kgb in via Angelika 4 a Dresda con altri agenti. L'allora moglie Ljudmila, 25 anni a quel tempo (ora i due sono divorziati), lo ha raggiunto più tardi con la figlia Maria nell'autunno del 1986 e che vivevano in un condominio a sei piani al 101 di via Radeberger.
La notizia è stata commentata oggi dal portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, il quale ha spiegato che "ai tempi dell'Urss, il Kgb e la Stasi erano partner e tali scambi di tesserini identificativi non sono da escludere". Peskov ha poi invitato i giornalisti a rivolgere alle agenzie di intelligence russe di competenza per avere maggiori informazioni.