Una nuova piramide è stata scoperta nello stato sudanese del Nilo nell’area di Al-Bajrawiya. E' la nona rinvenuta nella regione. Lo ha reso noto il governatore, il generale Hatem Al-Wasila, secondo cui la piramide si estende per 10 metri al di sotto del terreno. Le esplorazioni sono già iniziate ma per avere informazioni in più bisognerà attendere.
La scoperta, come anche le precedenti, è di fondamentale importanza per il settore turistico che negli ultimi anni ha subito un brusco calo a causa delle violenze, del conflitto in Darfur e delle sanzioni economiche imposte dai Paesi occidentali. Secondo le stime, si legge su The Atlantic, il Sudan accoglie oggi 15 mila turisti all’anno contro i 150 mila di un tempo.
Cosa sono le piramidi nubiane
Nel bel mezzo del deserto nell’est del Sudan, lungo le rive del fiume Nilo, giacciono all’incirca 200 piramidi antichissime. La maggior parte di esse sono tombe di re e regine del Regno Meroitico che ha regnato per oltre 900 anni. Come gli Egizi, i Nubiani seppellivano i membri della famiglia reale dentro strutture piramidali, per aiutare le loro anime a raggiungere l'aldilà.
Più piccole delle cugine egiziane
Le piramidi di Meroe, più piccole delle cugine egiziane, sono conosciute come “nubiane” dal nome della Nubia, regione africana estesa tra l’Egitto meridionale (Bassa Nubia) e il Sudan settentrionale (Alta Nubia). Sono più recenti di quelle dell’Antico Egitto: la loro costruzione infatti risale a oltre 500 anni dopo che nella valle del Nilo se ne era cessata la costruzione. Le nubiane appaiono anche decisamente più piccole: misurano dai 10 ai 30 metri in altezza contro i 146 della piramide di Cheope, hanno fianchi più ripidi, inclinati di 70 gradi contro i 40/50 delle piramidi egiziane, pietre più ruvide e presentano la camera funeraria non all’interno come per Chefren e Micerino, ma nelle parti interrate, sotto la struttura piramidale. Di alcune sono ben conservate le porta d’accesso, piccoli templi a base quadrata decorati con le gesta del defunto in bassorilievo.