La petroliera iraniana al centro di una disputa diplomatica è partita da Gibilterra dopo che il territorio britannico d'oltremare ha respinto la richiesta degli Stati Uniti di sequestrare la nave. Secondo il sito di monitoraggio del traffico marittimo, Marine Traffic, il supertanker - che era stato fermato il 4 luglio scorso al largo della costa di Gibilterra - ha levato l'ancora domenica sera e ha iniziato a navigare verso sud. Le autorità di Gibilterra non hanno confermato la partenza.
Gibilterra aveva sequestrato la Grace 1 il 4 luglio con il sospetto che stesse trasportando petrolio in Siria in violazione delle sanzioni dell'Unione Europea, innescando un forte deterioramento delle relazioni tra Teheran e Londra. L'Iran ha ripetutamente negato qualsiasi violazione. La Corte Suprema ha ordinato il dissequestro della petroliera giovedì scorso, con i funzionari iraniani che hanno dichiarato che un nuovo equipaggio è arrivato per condurre la nave - ora ribattezzata Adrian Darya - e i suoi 2,1 milioni di barili di greggio.
Ma venerdì, il dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha presentato una richiesta dell'ultimo minuto di trattenere la nave, sostenendo che fosse coinvolta nel sostegno delle spedizioni illegali in Siria da parte dei pasdaran, inseriti nella lista dei gruppi terroristici stilata da Washington. Il governo di Gibilterra ha respinto la richiesta, sostenendo di non poter chiedere un ordine del tribunale per trattenere la super nave cisterna perché le sanzioni statunitensi contro l'Iran non sono applicabili nell'Unione europea.