Già nel febbraio del 2015 Stephen Hawking era stato dato per spacciato. Come già nel 1964. E innumerevoli altre volte nel corso della sua straordinariamente lunga vita. Straordinariamente lunga perché la diagnosi di Sla, la sclerosi laterale amiotrofica, non concede aspettative di vita che vanno al di là di pochi anni, mentre l'astrofisico è riuscito a sopravvivere con questa malattia terribilmente invalidante per più di 50 anni.
Le associazioni specializzate, ricorda un articolo del Post del 2015, spiegano che la vita media di una persona a cui viene diagnosticata questa malattia è tra i due e i cinque anni (a Hawking, a 21 anni, ne avevano dati due). Più del 50 per cento ce la fa a sopravvivere oltre i tre anni. Il 20 per cento ce la fa oltre i cinque anni. Da lì in poi il numero precipita. Meno del 5 per cento vive oltre i vent’anni.
E poi c’è Hawking, che ha superato il limite dei vent’anni due volte: la prima nel 1983, la seconda nel 2003. "È eccezionale», ha detto nel 2002 Nigel Leigh, professore di neurologia clinica del King’s College "Non sono a conoscenza di nessun altro con la SLA che sia sopravvissuto così a lungo. Ciò che è insolito non è soltanto il tempo che è passato ma il fatto che la malattia sembra essersi esaurita. Sembra essere relativamente stabile e questo tipo di stabilità è estremamente rara".
E 'straordinario' è sicuramente la parola più di frequente associata a Hawking, anche nella malattia. Quando ha compiuto 70 anni, nel 2012, Anmar al-Chalabi del King’s College di Londra ammise di non aver mai conosciuto qualcuno sopravvissuto così a lungo alla Sla. E usò anche lui quella parola: "straordinario".
Verrebbe naturale pensare che l'intelligenza di Hawking sia riuscita da avere la meglio sulla malattia, ma lui stesso aveva azzardato una spiegazione più prosaica : "Forse la mia varietà di Sla è condizionata dal cattivo assorbimento delle vitamine".
Secondo gli scienziati una spiegazione alla sua longevità potrebbe essere proprio nella precocità dell'insorgenza della Sla. La malattia si manifesta normalmente intorno ai 55 anni, nel suo caso a 21. "La sopravvivenza nei pazienti più giovani è sorprendentemente migliore e si misura in molti anni, in alcuni casi più di dieci", ha detto Leigh "E' una bestia differente se comincia da giovani, stranamente, e nessuno sa il perché".
Secondo Leo McCluskey dell’Università della Pennsylvania, molto si deve al fatto che la Sla di Hawking non abbia colpito né i muscoli respiratori (causando la morte per insufficienza respiratoria) nè quelli della deglutizione (uccidendo per disidratazione e malnutrizione). Così come una buona parte si deve al fatto che lo scienziato avesse sempre avuto una vita sedentaria e che le sue abitudini di vita non fossero state improvvisamente e radicalmente sconvolte dalla malattia, come succede agli sportivi.