Ogni mattina, in Oriente un esercito di over 60 è già attivo nei parchi pubblici per mantenersi in forma, tra passi di danza ed esercizi a corpo libero che prendono il nome di qigong. In Cina, la popolazione più numerosa nei parchi pubblici è proprio quella dei pensionati. E Jay Maddock, professore di sanità pubblica alla Texas A&M University negli Stati Uniti, ha voluto studiare questa ‘stranezza’ che sta diventando sempre più internazionale.
Una pratica oggetto di studio
L’occasione per osservare il fenomeno è arrivata nel 2014, quando Maddock era in Cina per un progetto di ricerca. “Ho fatto una passeggiata in un parco vicino al mio hotel, nella città di Nanchang, dove ho notato centinaia di persone anziane che si esercitavano insieme”, ha sottolineato alla BBC.
Incuriosito, lo studioso ha deciso di raccogliere dati su questa usanza, analizzando otto parchi della città. “Abbiamo scoperto che più del 50% degli utenti sono anziani”, ha sottolineato Maddock.
“L'abitudine all'esercizio mattutino dei meno giovani ha, in Cina, profonde radici culturali”, ha sostenuto Elisabeth Hsu, professoressa di antropologia all'Università di Oxford. “Istruzioni su come svegliarsi presto si trovano nel Huangdi Neijing (‘Il Canone Interno dell'Imperatore Giallo’)”, un antico trattato di medica tradizionale del III secolo a.C. “L'aspetto collettivo dell'esercizio collettivo tra i meno giovani – ha continuato la studiosa - probabilmente risale a un’abitudine promossa dal governo negli anni '50”.
Una questione non solo culturale
Eppure la professoressa Anastasia Loukaitou-Sideris, docente di urbanistica presso l'Università della California di Los Angeles, che ha studiato questa usanza oggi diffusa in più Paesi, sostiene che non è solo la cultura a spiegare il fenomeno. Conta anche la posizione del parco, il suo design e i servizi offerti. “Spesso – ha sottolineato - gli anziani non si sentono i benvenuti nei parchi che sono, di fatto, quasi sempre progettati per gli sportivi più giovani”.
“In altre parole - ha continuato Loukaitou-Sideris -, i parchi diventano per loro psicologicamente inaccessibili”. Le considerazioni della studiosa riecheggiano in quelle raccolte da Maddock. “I parchi che abbiamo studiato non sono progettati per gli utenti più giovani”, ha affermato. “Non abbiamo visto campi da baseball o basket, ad esempio. Piuttosto, abbiamo osservato molti sentieri e macchine fatte su misura per gli over 50”.
La diffusione ad Ovest
Negli ultimissimi anni, città come Londra, Berlino e Toronto hanno iniziato ad aprire spazi pubblici (e verdi) appositamente pensati per i meno giovani. Eppure, la costruzione di queste strutture è solo un aspetto di una cultura in cui i pensionati possono sentirsi ‘attivi’.
Anche l'accessibilità è fondamentale. Immerso tra querce secolari, il London’s Hyde Park Seniors’ Playground è stato fondato nel 2009 proprio per gli anziani. La sua posizione è stata scelta in base alla vicinanza alla strada e alle fermate dei trasporti pubblici. Gli attrezzi di cui dispone il parco londinese sono stati selezionati per le esigenze fisiologiche dei più anziani.
Ma l'Hyde Park Senior Playground è solo uno dei tanti parchi, di questo tipo, che stanno nascendo in tutto il mondo.
La provincia spagnola di Malaga, ad esempio, che attualmente ne ospita 400, ha sviluppato una delle più grandi iniziative per i parchi. Tuttavia, secondo Rafael Merino-Marbán, professore di educazione fisica all'Università di Malaga, molti sono attualmente sottoutilizzati.“Il governo – ricorda il professore - non ha studiato la giusta posizione o il giusto tipo di macchina per massimizzare l'efficacia dell’esercizio e la sua fruibilità. Proprio per questo, è attualmente in corso uno studio più dettagliato sulle esigenze degli utenti nell'ambito di un progetto dell'Unione europea volto a stimolare l'esercizio fisico tra gli anziani”.
“Quando si tratta di paura di essere giudicati, il design può aiutare”, ha osservato Maddock. “In Cina, le aree di esercizio sono spesso situate in piccoli boschetti separati dal resto del parco, riducendo al minimo il numero di spettatori”.
Un servizio a tutela della salute
“Se le persone anziane si esercitano di più, sono più sane”, ha continua Maddock. “Il che implica minore spese per la sanità pubblica”. Il costo ridotto dell'assistenza sanitaria è ciò che Maddock cita come uno dei motivi chiave per rendere questi parchi ‘speciali’ parte integrante del design urbano. “Sempre più studi – ha concluso il professore - dimostrano che le persone anziane hanno bisogno di esercizio fisico, connessione sociale e natura. I parchi per anziani sono un investimento a basso costo che risponde a ciascuno di questi bisogni”.