Afzal Kohistani, whistleblower pachistano che nel 2012 denunciò un famoso caso di delitto d’onore, è stato ucciso a sangue freddo. Sette anni dopo aver portato alla luce lo scandalo. Kohistani, riporta la BBC, è stato assassinato a colpi di arma da fuoco mercoledì sera in un quartiere commerciale della città di Abbottabad.
Cosa mostrava il video
Nel 2011 era diventato virale un video che mostrava 5 donne appartenenti a una tribù pachistana di un villaggio in Kohistan cantare e applaudire a una festa di un matrimonio. Con loro nel video c’erano anche due uomini che ballavano. Una scena comune e innocua in gran parte del mondo ma non in Pakistan dove un’assemblea tribale locale l’aveva giudicata una violazione dei valori e della tradizione e aveva ordinato di uccidere le donne.
Un anno dopo la diffusone del video, il giovane Afzal Kohistani, appartenente alla stessa tribù, aveva denunciato l’omicidio d’onore e chi lo aveva ordinato. Violando il codice di condotta locale, Kohistani aveva dichiarato che le donne nel video erano già morte e che due dei suoi fratelli - che ballavano nel video - erano in serio pericolo. A quel punto, diversi gruppi per la difesa dei diritti umani si erano schierati con Kohistani spingendo la Corte Suprema a ordinare un’inchiesta che non ha portato a nulla: gli investigatori non hanno trovato prove schiaccianti dell’omicidio d’onore, un po' come sarebbe successo molti anni più tardi con il caso di Sana giovane di origine pachistana uccisa perché voleva sottrarsi alle norme patriarcali.
Poi, nel luglio del 2018, la svolta: la Corte Suprema ordinò una nuova indagine che condusse a 5 arresti di uomini appartenenti alle famiglie delle donne uccise. Secondo la polizia, gli indagati prima confessarono l’omicidio di 4 donne durante l’interrogatorio, ma avevano poi ritrattarono la loro versione di fronte al magistrato. Solo poche ore prima di essere assassinato Afzal Kohistani aveva detto ad alcuni giornalisti du Abbottabad di sentirsi in pericolo.
Oltre 1.000 donne uccise per ‘onore’
Ogni anno in Pakistan circa 1.000 donne vengono uccise dai familiari per delitti d’onore. Ma in realtà, sostengono le organizzazioni per i diritti civili, il numero reale potrebbe essere molto più alto. Secondo la tradizione, se una donna è sospettata di avere una relazione al di fuori del vincolo matrimoniale, suoi parenti uccidono prima la donna e poi l’amante, senza che la famiglia di quest’ultimo si opponga.
Secondo Human Rights Watch, una donna è vittima di un delitto d’onore se rifiuta un matrimonio combinato, è vittima di uno stupro o ha una relazione extraconiugale (anche solo sospettata). Tuttavia spesso anche vestire in un determinato modo o avere un comportamento giudicato inappropriato (come le donne del video) sono ritenuti sufficientemente infamanti