Mercoledì primo agosto l'umanità avrà consumato tutte le risorse che la natura può rinnovare in un anno e vivrà "a credito" per cinque mesi: la stima è della ong Global Footprint Network, una stima da cui emerge come l'umanità consumi sempre più rapidamente le risorse che ha a disposizione.
A partire da oggi, dunque l'uomo avrà esaurito le risorse messe a budget per l'intero anno, per cui da giovedì la Terra sarà sovrasfruttata. La data è la più precoce mai registrata dal lancio del cosiddetto 'Overshoot Day', il giorno del sorpasso, ai primi anni '70, quando la data rilevante era quella del 29 dicembre. Nel 2000 si era arrivati a fine settembre, nel 2016 all'8 e l'anno scorso al 2 agosto. Quindi il pianeta appare, anno dopo anno, sempre più vorace. I parametri di riferimento sono il consumo di frutta, verdura, carne, pesce, acqua e legno: se il pianeta riuscisse a spostare in avanti ogni anno di 4 giorni e mezzo questa data, si tornerebbe in pari entro il 2050.
Il movimento "si è accelerato a causa del consumo eccessivo e dei rifiuti", spiega Valèrie Gramond (WWF), che ricorda come nel mondo circa un terzo del cibo finisca nella spazzatura. La situazione è molto diversa da un Paese all'altro. "Ci sono Paesi piccoli con poche persone, come il Qatar e il Lussemburgo, che hanno un'altissima 'impronta ambientale", spiega Pierre Cannet (WWF): se tutta l'umanità vivesse ai loro ritmi, il 'giorno del sorpasso' arriverebbe prestissimo, il 9 e 19 febbraio.
Al contrario, in un Paese come il Vietnam, la data di riferimento è quella del 21 dicembre. "Al momento, abbiamo bisogno dell'equivalente di 1,7 'Terre' per soddisfare le nostre esigenze", fa notare ancora il WWF, partner di Global Footprint Network. Per soddisfare il fabbisogno degli italiani ci sarebbe bisogno di 4,3 'Italie'.
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Sul sito web dell 'Overshoot Day' sono presentate diverse soluzioni per invertire la tendenza: dal rivedere come sono pensate le citta', allo sviluppare e concentrarsi sull'energia verde e lottare contro gli sprechi alimentari e contro il consumo eccessivo di carne. Chiunque può calcolare la propria impronta ecologica.