Il sindaco della città polacca di Danzica, il 53enne Pawel Adamowicz, è morto in ospedale per le coltellate ricevute domenica sera durante un evento di beneficenza. Lascia il Paese sotto shock. È stato ucciso da un 27enne, Stefan W., che era da poco uscito dal carcere dopo una condanna per rapina. "Nonostante tutti i nostri sforzi, non è stato possibile salvarlo", ha dichiarato il responsabile dell'ospedale universitario di Danzica, Tomasz Stefaniak.
Adamowicz, primo cittadino da vent'anni, noto per le sue idee liberali e per l'opposizione al partito di governo nazionale Diritto e giustizia, era stato colpito al petto e alla pancia e aveva perso troppo sangue. Le pugnalate avevano trafitto il cuore e altri organi. Dopo essere stato rianimato sul posto, era stato sottoposto a un intervento durato cinque ore. La trasfusione di 15 litri di sangue, con i cittadini della città portuale polacca in fila per donare, non è stata sufficiente.
Secondo il portavoce della polizia, l'aggressore ha agito da solo. E in passato, secondo quanto riferito dal vice ministro dell'Interno, Jaroslaw Zielinsk, ha sofferto di disturbi mentali. Le indagini stanno cercando di spiegare come l'uomo, che era appena uscito dal carcere dopo aver scontato una condanna per rapina a mano armata in una banca a Danzica, sia entrato in possesso di un pass per la stampa che ha usato per accedere al palco.
Dopo aver accoltellato il sindaco, l'uomo ha preso un microfono e ha dichiarato di aver agito per vendicare "detenzione e torture subite ingiustamente". Secondo i testimoni, l'assassino è sembrato felice del suo gesto. Tutta la scena è stata ripresa e alcuni video sono stati diffusi sui social.
L'evento di raccolta fondi di domenica faceva parte di una popolare iniziativa nazionale annuale per l'acquisto di attrezzature mediche per bambini e caratterizzato da una scenografia teatrale colorata tra cui luci, fumo e articoli pirotecnici.