Il modo più rapido per attraversare l'Atlantico era il vecchio Concorde, che consentiva di raggiungere New York da Londra in circa tre ore. E ancora più veloce era il rivale russo: il Tupolev 144, che detiene ancora il record assoluto per un aereo civile.
Poi, il 25 luglio 2000, la tragedia del volo Air France 4590, costata 113 vittime, segnò la fine dell'utilizzo di velivoli supersonici per il trasporto di passeggeri: l'ultimo Concorde si sarebbe librato in aria il 26 novembre 2003. La competizione, di nuovo limitata agli aerei subsonici (ovvero la cui velocità di crociera non supera quella del suono), vede un Boeing 777 della British Airways coprire la tratta dall'aeroporto Jfk di New York a London Heathrow in cinque ore e 16 minuti.
Un record che è stato battuto lunedì scorso da un esemplare della nuova generazione di superjet Boeing, i 787 Dreamliner, della Norwegian Air Shuttle, che ha attraversato l'Atlantico, dal Jfk allo scalo londinese di Gatwick, in 5 ore e 13 minuti.
L'aereo del vettore norvegese, che è la terza compagnia low-cost al mond dopo RyanAir ed EasyJet, ha raggiunto una velocità massima di 1.249 chilometri orari su una tratta di 5.565 chilometri, con un vento in coda che ha raggiunto un massimo di 325 chilometri orari. In questo modo il volo ha raggiunto Gatwick con 53 minuti di anticipo. "Se non fosse stato per la turbolenza a un'altitudine più bassa, saremmo potuto andare ancora più veloci", ha dichiarato il capitano Harold van Dam, responsabile del volo.
Il giorno prima il suo collega Pascal Niewold, coprendo la stessa tratta, aveva sfiorato il colpaccio mancando di superare il record di British Airways per appena quattro minuti. La compagnia britannica può consolarsi con il vecchio record supersonico: il Concorde che nel febbraio 1996 volò da New York a Londra in due ore, 52 minuti e 59 secondi portava le insegne di Sua Maestà.