AGI - Dopo più di 500 giorni dalla sua fuga, Valerie, il bassotto nano scomparso nell'ottobre 2023, continua a sfuggire alla cattura sull'isola dei Canguri, nel sud dell'Australia. Tuttavia, le sue recenti apparizioni hanno riacceso le speranze di una reunion con la sua famiglia, dando nuova linfa a giornali e blog che si sono occupati del caso. Il salvataggio, infatti, è ormai diventato una missione globale, seguita con crescente attenzione grazie a nuovi video e tecnologie avanzate che potrebbero finalmente mettere fine alla lunga odissea di questo piccolo cagnolino.
Nel novembre 2023, Georgia Gardner e Josh Fishlock, una coppia del Nuovo Galles del Sud, stavano visitando l'isola del Canguri, una delle destinazioni più selvagge e remote dell’Australia. Lì, avevano messo il loro cane, Valerie, in un recinto temporaneo. Ma il piccolo bassotto di soli 4 kg è riuscito a scappare, e le ricerche, intraprese inizialmente con grande entusiasmo, sono state poi sospese, nonostante l’impegno di numerose persone che per 5 giorni di fila si sono adoperate per riportare l'animale a casa. Tuttavia, come riportato dal Guardian, nuovi avvistamenti del cane hanno riacceso l’interesse per il caso, rinnovando la speranza di un epilogo positivo.
I pericoli per la fauna locale
La presenza di Valerie sull’isola ha sollevato serie preoccupazioni tra gli esperti di fauna selvatica. Kangaroo Island è un rifugio per numerose specie di animali nativi, molti dei quali sono minacciati e a rischio estinzione, e il rischio che un cane domestico possa trasformarsi in un predatore o disturbare gli equilibri ecologici locali è concreto. Le ipotesi riguardo al suo adattamento includono la sopravvivenza grazie a cibo trovato lungo le strade, o, in scenari più preoccupanti, la caccia di altre specie locali.
Kangala Wildlife Rescue, l’organizzazione che coordina le operazioni di recupero, ha recentemente condiviso nuovi video che mostrano Valerie mentre gioca con una scatola di cibo posizionata in un'area specifica, nella speranza di attirarla. Nonostante non sia ancora riuscita ad aprire la scatola, Valerie ha trovato il cibo nascosto, suscitando un entusiasmo crescente tra i ricercatori. “Vederla giocare con la scatola e scodinzolare è una gioia immensa”, ha scritto il team sui social media.
Il più importante di questi video, risalente al 3 aprile, mostra il bassotto nano trotterellare attraverso un campo, a circa 14 chilometri dal campeggio da cui era fuggito. "Sulla base dei resoconti di prima mano e delle prove video, ora sappiamo che Valerie è viva", hanno esultato gli animalisti su Facebook confermando che la priorità ora è restituirla ai suoi padroni.
Jared Karran, direttore del Kangala Wildlife Rescue, e sua moglie Lisa hanno dedicato ore alla ricerca, posizionando trappole elaborate contenenti polli arrosto, il cibo per cani preferito di Valerie e sardine, che hanno inserito in scatole esche e monitorato tramite telecamere per la visione notturna. La fitta boscaglia in cui Valerie è stata vista l'ultima volta pullula di animali selvatici autoctoni e le trappole da loro posizionate con cura hanno attirato curiosi canguri, opossum e wallaby.
Il gruppo Kangala sta utilizzando webcam collegate alla rete 4G per monitorare i movimenti di Valerie. Una trappola speciale, progettata per imitare un ambiente familiare con giochi, cibo e persino vestiti, è stata preparata per invogliare il cane ad avvicinarsi senza stressarlo troppo. La tecnologia non si ferma qui: il team sta sperimentando un sistema di attivazione remota, che dovrebbe essere operativo a breve A quanto pare, la cagnolina è difficile da catturare: diventa nervosa quando qualcuno cerca di avvicinarsi e scappa via velocemente. Il 10 aprile, Kangala ha raccontato di aver sentito un abbaio vicino a una delle trappole, quindi sembra che il tanto atteso salvataggio di Valerie potrebbe avvenire nei prossimi giorni.
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