AGI - Vendere l'auto straniera e optare per una vettura elettrica Made in China Disfarsi dell'iPhone per acquistare un pieghevole Huawei; snobbare l'ultimo blockbuster hollywoodiano per correre a guardare "Ne Zha 2", il film d'animazione campione di incassi in Cina.
'Buy Local', dove per local si intende un mercato vasto per varietà e dimensioni come quello cinese, è il nuovo must all'ombra della Grande Muraglia, dove, dagli smartphone al fast food, i principali marchi americani stanno rapidamente perdendo quote a favore dei rivali nazionali.
Marchi cinesi in ascesa
Luckin Coffee al posto di Starbucks, Huawei invece di Apple, Anta al posto di Nike e Mixue invece di McDonald's: l'escalation doganale innescata da Donald Trump minaccia di spingere i consumatori cinesi ancora di più verso i marchi nazionali, riporta il Wall Street Journal.
Reazione dei supermercati cinesi
Dopo l'annuncio dei dazi, la catena di supermercati Yonghui Superstores, con sede a Fuzhou, ha rilasciato una dichiarazione in cui chiedeva alle aziende cinesi di occupare i suoi scaffali. "Raccogliamo la luce delle stelle del 'Made in China' in una galassia che illumini il mercato interno", proclamava il messaggio.
Limitazioni alle importazioni di film americani
E Pechino ha dichiarato la scorsa settimana che avrebbe limitato le importazioni di film americani, stringendo i rubinetti poco prima della critica stagione cinematografica estiva di Hollywood, in un mercato in cui il pubblico si sta già orientando sempre di più verso le uscite nazionali.
Concorrenza tra marchi americani e cinesi
Molti dei marchi americani più popolari al mondo - Nike, Starbucks, Tom Cruise - hanno dovuto affrontare la concorrenza in Cina di aziende più giovani che cercano di batterli al loro stesso gioco, erodendo anni di dominio e soft power americani.
Declino delle vendite americane
A marzo, Nike ha dichiarato che le sue vendite trimestrali in Cina erano diminuite del 17% rispetto all'anno precedente. Nello stesso mese, le vendite di Tesla sul mercato interno sono diminuite del 12%. BMW, Porsche, Apple, Starbucks e L'Oreal hanno tutte avvertito gli investitori che la crescita nel mercato cinese si è trasformata in un crollo delle vendite.
Successo di "Ne Zha 2"
Il fatto che "Ne Zha 2" abbia superato gli incassi globali della maggior parte dei film più popolari al mondo è stato il picco di questa tendenza. Il successo del film è stato favorito da una campagna patriottica che includeva "visioni collettive" organizzate dal governo per i dipendenti statali: durante uno degli eventi, al pubblico è stato chiesto di cantare l'inno nazionale.
Impatto della guerra commerciale
A differenza dei beni, gli Stati Uniti vendono più servizi alla Cina che viceversa e i film di Hollywood rientrano tra questi. Il cinema rappresenta una parte molto più piccola di questo commercio rispetto ad altri settori - come i miliardi di dollari che le famiglie cinesi spendono per l'istruzione universitaria negli Stati Uniti - ma pochi settori ne equivalgono a un peso simbolico.
Effetti sui blockbuster americani
Trump, che ha spesso trasformato grandi studi cinematografici come la Disney in bersagli politici, ha mostrato poca simpatia per gli studios, ma le sale cinematografiche cinesi hanno bisogno degli incassi garantiti dai blockbuster per mantenere alti i ricavi e generare traffico pedonale nei centri commerciali che ospitano i cinema: una tendenza iniziata nel 1994 quando in Cina uscì "Il fuggitivo" di Harrison Ford.
Incassi dei film americani in Cina
Nel 2012, gli studios potevano contare su incassi a nove cifre dalle sale cinematografiche cinesi: nel 2019, "Avengers: Endgame" è diventato il film americano con il maggior incasso nella storia del mercato, con 603 milioni di dollari. Soldi che hanno avuto un costo politico: gli studios hanno dovuto accettare di censurare i film con materiale ritenuto problematico dalle autorità, e il Paese ha spesso usato i film come leva politica.
Riduzione delle uscite americane
Quando Stati Uniti e Cina si sono scambiati frecciatine durante la prima amministrazione Trump, i dirigenti degli studios hanno notato una riduzione delle uscite americane sul mercato. Durante la pandemia di Covid-19, le autorità cinesi hanno lasciato passare mesi senza far entrare in sala un solo film americano, spingendo gli spettatori a rivolgersi sempre più ai registi locali.
Prospettive future
Questa volta, l'impatto di una guerra commerciale in peggioramento potrebbe spingere i consumatori cinesi a stringere la cinghia, acquistando meno di tutto, compresi i marchi nazionali, avvertono gli economisti.