AGI - Il 2024 è stato l'anno più caldo e con le inondazioni più estese degli ultimi dieci anni. Lo riporta il sistema di monitoraggio dei cambiamenti climatici dell'Ue, secondo cui quasi un terzo dei fiumi del continente si sono gonfiati fino a straripare e intere aree sono state inondate durante l'anno, con Valencia e l'Europa centrale e orientale tra le zone più colpite.
Secondo il Copernicus Climate Change Service questi disastri si sono verificati durante l'anno più caldo in tutto il mondo e sottolineano la minaccia che le inondazioni rappresentano per l'Europa.
Danni e vittime
Tempeste e inondazioni nel 2024 hanno ucciso più di 300 persone, ne hanno colpite altre 413.000 in tutta Europa e hanno causato danni economici per almeno 18 miliardi di euro. Circa il 30% della rete fluviale europea è stato allagato in quello che è stato uno dei 10 anni più piovosi nel continente dal 1950.
Tempesta Boris
A settembre, quando la tempesta Boris ha causato immense inondazioni e danni ingenti a otto paesi dell'Europa centrale e orientale, in soli cinque giorni è caduta tanta pioggia quanta ne cade in tre mesi.
Inondazioni in Spagna
Un mese dopo, violente tempeste scatenate dall'aria calda e umida proveniente dal Mar Mediterraneo hanno scaricato piogge torrenziali sulla Spagna, con conseguenti inondazioni che hanno devastato la provincia orientale di Valencia.
Contrasti climatici
La maggior parte dell'Europa occidentale ha registrato condizioni più umide del solito nel 2024, ma le zone orientali del continente sono state in media più secche e calde, un contrasto che non è direttamente collegato al cambiamento climatico, ma a sistemi di pressione opposti che influenzano la copertura nuvolosa e il trasporto di umidità.
Gravità delle tempeste
Ma le tempeste che hanno devastato l'Europa nel 2024 sono state "probabilmente più gravi a causa di un'atmosfera più calda che trattiene più umidità" si legge nel rapporto.
Effetti del cambiamento climatico
Il cambiamento climatico non riguarda solo l'aumento delle temperature, ma anche l'effetto a catena di tutto quel calore extra intrappolato nell'atmosfera e nei mari da gas serra come l'anidride carbonica e il metano. Mari più caldi significano una maggiore evaporazione e un'atmosfera più calda può trattenere più umidità, alimentando l'energia delle tempeste e causando alluvioni più intense.
Previsioni dell'Ipcc
L'Ipcc, il gruppo di esperti delle Nazioni Unite sul clima, afferma che si prevede che precipitazioni estreme e inondazioni peggioreranno in particolare in Europa, con il continuo riscaldamento del pianeta.
Piani di adattamento
Secondo il rapporto di Copernicus e dell'Omm, solo la metà delle città europee dispone di piani nazionali di adattamento per affrontare al meglio i disastri legati al clima, comunque un miglioramento rispetto a circa un quarto del 2018.