AGI - E' tutto pronto a Castelmezzano (Potenza), uno dei borghi più belli d'Italia, per l'avvio della Slittovia delle Dolomiti Lucane - l'unica che collega la montagna ad un paese e fra le più veloci e spettacolari.
Oggi, l'attrazione è stata mostrata in anteprima esclusiva agli operatori turistici, ai responsabili delle agenzie di viaggio e ai giornalisti, pronti a diventare i primi testimoni e promotori di questa nuova, vertiginosa avventura tra la roccia.
La data d'apertura e gli obiettivi del progetto
Il 24 aprile ci sarà l'evento inaugurale di apertura alla presenza delle istituzioni (dal 25 l'apertura al pubblico), ma la corsa parte qui: da chi può dare subito slancio alla stagione turistica e trasformare una discesa tra i monti in una narrazione che viaggia lontano e attrae fruitori e turisti.
“Abbiamo voluto dedicare questa speciale giornata e far vivere questa esperienza a chi il turismo lo crea ogni giorno e a chi lo veicola attraverso i media - afferma il sindaco Nicola Valluzzi - sono loro, infatti, i primi ambasciatori del territorio. A loro vogliamo affidare il racconto autentico di questa nuova avventura immersiva che unisce adrenalina, bellezza del paesaggio e sostenibilità”.
La Slittovia non è solo un'attrazione: è un'opportunità concreta di sviluppo per il nostro comune e per tutta la Basilicata interna. Ci aspettiamo che diventi un nuovo simbolo di accoglienza attiva, capace di generare economia, occupazione e orgoglio comunitario, così come già successo con il Volo dell'Angelo che il 1 maggio dà al via alla nuova stagione, insieme al dirimpettaio comune di Pietrapertosa, ma anche al Ponte Nepalese, alle Vie Ferrate e al Cammino delle 7 pietre.
Un'esperienza da vivere ad alta velocità
A bordo di un bob - da soli o anche in coppia - si sfreccia lungo un percorso di 1180 metri di emozione, mentre il vento accarezza il viso e gli occhi si perdono fra i panorami incantevoli dei picchi rocciosi, ai quali la fantasia popolare ha dato nomi particolari come Incudine, Grande Madre, Becco della Civetta, Aquila Reale.
Il percorso e la sostenibilità ambientale
La discesa, che si sviluppa per 750 metri, conduce dalle vette del Paschiere, a 1051 metri di altitudine, fino al borgo di Castelmezzano, posto a 881 metri, superando un dislivello di 170 metri. Un tragitto (al costo di 7,5 euro, possibilità di sconti con più corse e ridotto per i bambini dai 4 ai 9 anni) che regala un mix perfetto di velocità e meraviglia, alimentando una sensazione di estrema libertà, mentre il paesaggio scivola accanto come una carezza.
Il sistema di risalita, 430 metri, è a cremagliera, con motore elettrico alimentato da energia rinnovabile, per un'attenzione alla sostenibilità ambientale. Durante la salita, inoltre, si attraversa un piccolo ponte, una struttura progettata nel rispetto della zona montana e del sentiero pedonale. Questo tratto è un luogo perfetto per immortalare l'attimo con una foto ricordo che catturi la magia circostante e le mille sfumature di verde degli alberi (cerri centenari, tigli, lecci e ginestre) del Parco di Gallipoli Cognato.
La pista e la sicurezza: velocità e controllo
Si parte dall'alto del quartiere San Marco - dalla “Cima delle emozioni” - e la pendenza della pista non lascia spazio alla noia: una media del 46% che si spinge fino a un picco del 65%, mentre la velocità massima raggiungibile di 40 km/h permette di assaporare ogni secondo di questo "speciale slalom su rotaie", tra curve vertiginose e rettilinei che tolgono il fiato.
A completare l'esperienza, una galleria lunga 18 metri che porta letteralmente a vivere il cuore pulsante della montagna. E proprio quando si pensa che l'avventura sia finita, arriva l'ultimo loop: un giro perfetto - una estrema curva di ben 45 metri di lunghezza - che chiude l'esperienza con un sorriso.
Tecnologia e sicurezza avanzata
Tutto in totale sicurezza grazie alle avanzate tecnologie di controllo. Il sistema “cruise control” regola automaticamente la velocità del bob durante la discesa (non potrà mai superare i 40 km/h), mentre speciali sensori garantiscono la distanza tra i veicoli. L'impianto, finanziato con il programma PON/PAC del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, è pronto, le rotaie lucidate, i bob scalpitano come cavalli al galoppo.