AGI - L'amministrazione di Donald Trump sta valutando la fine di aprile come termine per i negoziati sull'Ucraina; entro questo mese, secondo il sito americano Axios, Washington si aspetta che il Cremlino prenda una decisione sul cessate il fuoco.
A consegnare l'ultimatum alla Russia sarà l'inviato speciale Usa, Steve Witkoff, arrivato oggi a San Pietroburgo. Stando a una fonte di Axios, se il presidente Vladimir Putin non accetterà la tregua entro la fine del mese, gli Stati Uniti sono pronti a introdurre nuove sanzioni contro la Russia. Potrebbe trattarsi di sanzioni previste dall'ordine esecutivo di Trump o di sanzioni sancite dalla legge approvata dal Congresso, ha affermato una fonte di Axios. Nel primo caso, la revoca delle restrizioni sarà possibile con una semplice decisione del presidente; nel secondo caso sarà necessaria una lunga procedura, che nella pratica potrebbe protrarsi per decenni.
"Il lavoro scrupoloso continua. Naturalmente, Witkoff, in qualità di rappresentante speciale di Trump, porterà qualcosa da parte del presidente. Putin lo ascolterà. La conversazione proseguirà su vari aspetti della questione ucraina", ha dichiarato ai giornalisti il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov secondo il quale l'incontro sarà "una buona opportunità" per comunicare al presidente degli Stati Uniti "i principali elementi della posizione della Russia e le sue preoccupazioni sulla risoluzione della questione ucraina".
Negli ultimi due mesi, i diplomatici russi e americani hanno tenuto almeno sei incontri, di cui due la scorsa settimana, ma nessuno di questi ha prodotto risultati concreti. Il 2 e 3 aprile, il direttore del Fondo russo per gli investimenti diretti, Kirill Dmitriev, si è recato in visita a Washington e ieri le delegazioni dei due Paesi hanno parlato per quasi 6 ore a Istanbul.
I piani iniziali di Trump di concordare un cessate il fuoco entro Pasqua, il 20 aprile, sono già stati riconosciuti come irrealistici dalla Casa Bianca. Inoltre, l'amministrazione Usa teme che non sarà possibile concludere un accordo di pace nemmeno nei "prossimi mesi", ha riferito la Reuters.
Trump non sarebbe contento di Putin e ritiene che stia deliberatamente ritardando il processo di negoziazione. Secondo quanto riportato da Fox, la Casa Bianca starebbe valutando l'introduzione di sanzioni severe contro la "flotta ombra" russa.
Lo stesso Trump ha dichiarato che potrebbe imporre dazi fino al 500% sui Paesi che acquistano petrolio russo. Secondo fonti del Moscow Times a conoscenza della posizione del Cremlino, Putin sostiene richieste massimaliste nei colloqui sull'Ucraina e il suo entourage è dominato dai falchi del "partito della guerra".
Witkoff ha incontrato Dmitriev a San Pietroburgo
Il capo del Fondo russo per gli investimenti diretti e rappresentante speciale del Cremlino per gli investimenti e la cooperazione economica, Kirill Dmitriev, ha incontrato a San Pietroburgo l'inviato speciale del presidente degli Stati Uniti per il Medio Oriente, Steve Witkoff. L'incontro ha avuto luogo al Grand Hotel Europa. In precedenza, il Cremlino aveva confermato che Witkoff era arrivato in Russia e aveva promesso aggiornamenti in caso di incontro con il presidente russo Vladimir Putin.