AGI - La Cina non si farà intimidire dalle minacce di nuovi dazi arrivate dal presidente americano Donald Trump. A chiarirlo è stata la rappresentanza di Pechino alle Nazioni Unite in una nota. Gli Stati Uniti "sfidano le leggi fondamentali dell'economia e i principi del mercato, ignorando i risultati equilibrati raggiunti attraverso i negoziati commerciali multilaterali", si legge. Ma Pechino "non si farà intimidire" delle minacce di Trump: "Questo è un tipico atto di unilateralismo, protezionismo e bullismo economico".
"Sotto la maschera della 'reciprocità' e della 'correttezza', gli Stati Uniti stanno giocando una partita a somma zero", spiega ancora la rappresentanza diplomatica cinese. Gli Usa "tentano di sfruttare i dazi per sovvertire l'attuale ordine economico e commerciale internazionale, porre gli interessi degli Stati Uniti al di sopra del bene comune della comunità internazionale e promuovere le proprie ambizioni egemoniche a scapito dei legittimi interessi di tutti i Paesi", prosegue la nota. "Queste azioni incontreranno inevitabilmente una diffusa opposizione della comunità internazionale", si assicura.
La posizione della Cina
La Cina, ricorda la rappresentanza diplomatica, è "un'antica civiltà, una terra di correttezza e giustizia. Il popolo cinese attribuisce grande valore alla sincerità e alla buona fede. Non cerchiamo lo scontro, ma non ci lasciamo intimidire. Pressioni e minacce non sono il modo giusto di rapportarsi con la Cina. La Cina ha adottato e continuerà ad adottare misure risolute per salvaguardare la propria sovranità, sicurezza e i propri interessi di sviluppo".
Le tariffe statunitensi
I dazi statunitensi sui prodotti cinesi raggiungeranno un totale del 104% se Pechino manterrà la sua risposta all'offensiva tariffaria di Donald Trump. Lo ha dichiarato la Casa Bianca all'AFP. Secondo l'amministrazione Usa, i prodotti cinesi in arrivo negli Stati Uniti saranno soggetti a una tariffa aggiuntiva del 104% se Trump metterà in atto la sua ultima minaccia (di un'ulteriore imposta del 50%), tenendo conto delle tasse cumulative annunciate da quando è tornato alla Casa Bianca.