AGI - I sistemi di difesa aerea russi hanno distrutto sei droni ucraini che sorvolavano le regioni russe. Lo ha riferito il Ministero della Difesa di Mosca. "I sistemi di difesa aerea in servizio hanno distrutto e intercettato sei droni ucraini", tre nella regione di Belgorod, due nella regione di Bryansk e un altro nella regione di Saratov. L'Ucraina, dal canto suo, ha invece accusato la Russia di aver commesso un “crimine di guerra” durante l'attacco del fine settimana alla città di Kharkiv. Sei attacchi hanno colpito la città di confine nord-orientale nella notte tra sabato e domenica, ferendo il personale in cura presso un ospedale militare e uccidendo almeno due persone in un edificio residenziale, secondo i funzionari ucraini.
Un portavoce dell'ufficio del procuratore regionale di Kharkiv, Dmytro Chubenko, ha confermato i due morti e ha dichiarato che altre 30 persone sono rimaste ferite, tra cui dei bambini. Secondo i servizi medici di emergenza, il “massiccio attacco” ha distrutto un'abitazione e ne ha danneggiato altre, oltre ad aver causato danni a uffici, auto e garage.
L'esercito ucraino ha affermato che un edificio ospedaliero militare e gli edifici residenziali vicini “sono stati danneggiati da un drone Shahed". Secondo i rapporti preliminari, "ci sono vittime tra il personale militare che era in cura presso il centro medico". Kiev di solito non rivela informazioni sulle vittime militari e non ha specificato quanti soldati siano stati feriti. L'Ucraina ha accusato la Russia di aver “violato le norme del diritto internazionale umanitario”.
Pressione reale
Gli ultimi attacchi giungono mentre l'amministrazione del Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, sta spingendo per una rapida fine della guerra, che dura da più di tre anni, attraverso colloqui sia con la Russia che con l'Ucraina. Mosca ha rifiutato una proposta congiunta Usa-Ucraina per un cessate il fuoco completo e incondizionato, mentre l'Ucraina ha accusato la Russia di rallentare i colloqui senza alcuna intenzione di fermare l'offensiva.
“Per troppo tempo la proposta americana di un cessate il fuoco incondizionato è rimasta sul tavolo senza una risposta adeguata da parte della Russia,” ha dichiarato Zelensky nel suo discorso serale di sabato. “Ci potrebbe già essere un cessate il fuoco se ci fosse una vera pressione sulla Russia,” ha aggiunto, ringraziando i Paesi ‘che lo capiscono’ e che hanno intensificato la pressione delle sanzioni sul Cremlino. Sia Mosca che Kiev hanno accettato il concetto di tregua sul Mar Nero dopo i colloqui con i funzionari statunitensi all'inizio della settimana, ma la Russia ha dichiarato che l'accordo non entrerà in vigore fino a quando l'Occidente non avrà revocato alcune sanzioni. Sul campo di battaglia, il ministero della Difesa russo ha dichiarato sabato di aver catturato due villaggi ucraini: Shchebraki nella regione meridionale di Zaporizhzhia e Panteleimonivka nella regione orientale di Donetsk
Il riavvicinamento tra Washington e Mosca, dopo il ritorno in carica di Trump e le sue minacce di smettere di sostenere Kiev, ha rafforzato la fiducia del Presidente russo Vladimir Putin. Il leader del Cremlino ha nel frattempo chiesto una “amministrazione di transizione” come parte del processo di pace, ribadendo il suo desiderio di lunga data di estromettere Zelensky e installare a Kiev un governo più favorevole a Mosca. Putin, al potere da 25 anni, ha più volte messo in dubbio la “legittimità” di Zelensky come presidente ucraino, dopo che il suo mandato iniziale di cinque anni è scaduto nel maggio 2024. Secondo la legge ucraina, le elezioni sono sospese durante i periodi di conflitto militare e gli oppositori interni di Zelensky hanno tutti affermato che non dovrebbero tenersi votazioni fino alla fine del conflitto.