AGI - Da icona dei Pokemon a mascotte della protesta anti-Erdogan: spopolano in rete le immagini di un gigantesco pupazzo di Pikachu che sfila con centinaia di persone contro l'arresto del sindaco di Istanbul, Ekrem Imamoglu. Durante la quinta notte di manifestazioni ad Antalya, nota località turistica della costa meridionale turca, uno dei manifestanti è sceso in piazza con un costume del giallo e paffuto Pokemon. Una presenza che ha finito inevitabilmente per attirare l'attenzione non solo degli altri dimostranti, ma anche della polizia.
Pikachu: star della protesta
Così Pikachu è diventato la star della protesta, subissato da richieste di selfie non solo dagli altri manifestanti, ma anche da alcuni agenti in servizio. Non tutti però hanno apprezzato. In diversi video si vede Pikachu fuggire da una carica della polizia a gran velocità nonostante l'ingombrante costume, un po' come il vero personaggio dei Pokemon, che - come si legge sul sito ufficiale - "quando si arrabbia, libera subito l'energia accumulata nelle guance".
Immagini virali
La trovata è diventata definitivamente virale. La foto del Pokemon in posa plastica in mezzo agli scontri, tra il fumo dei lacrimogeni, ha fatto il giro del web, e in tanti l'hanno candidata a miglior foto del 2025. I media governativi invece l'hanno bollata come prodotto dell'intelligenza artificiale.
Creatività nelle proteste
Quello del pupazzo Pikachu non è stato l'unico tocco di creatività alle proteste che proseguono da giorni. È diventata virale anche la proposta di matrimonio fatta da un manifestante alla fidanzata a pochi passi dalla polizia, coronata da un sì. Così come il derviscio rotante che in abito tradizionale e maschera antigas ha danzato accanto agli agenti. Tutti modi poetici per far conoscere al mondo la rabbia di un Paese contro il suo governo.