AGI - Gli Stati Uniti hanno raggiunto accordi separati martedì a Riad con Ucraina e Russia per cessare i combattimenti nel Mar Nero e sospendere gli attacchi contro obiettivi energetici, con Washington che ha accettato di contribuire all'allentamento di alcune sanzioni contro Mosca.
Si tratta di un punto di potenziali nuove frizioni tra Washington e Bruxelles. La Casa Bianca non la nomina mai in questi termini, ma l'intesa chiusa in Arabia Saudita ricalca la cosiddetta Iniziativa del Mar Nero, firmata nel 2022 con la mediazione di Turchia e Onu. Si tratta dell'accordo che ha aiutato l'Ucraina a immettere sul mercato i suoi cereali e altri prodotti agricoli in sicurezza, consentendo al contempo ispezioni delle navi nel Mar Nero, per impedire che venissero usate per la fornitura di armi. Kiev si è lamentata del fatto che la Russia stesse usando le ispezioni per bloccare il suo export, accuse che Mosca ha sempre negato.
Per la Russia, l'Intesa del Mar Nero include in modo cruciale molte delle condizioni di un memorandum d'intesa triennale di accompagnamento al documento, in base al quale i funzionari delle Nazioni Unite hanno accettato di aiutare Mosca a portare i suoi prodotti agricoli e fertilizzanti sui mercati esteri. Il presidente russo Vladimir Putin si è lamentato del fatto che l'Occidente non abbia mai rimosso gli ostacoli alle esportazioni di grano russo.
Per questo, nel 2023, il Cremlino è uscito in modo unilaterale dall'Iniziativa del Mar Nero. "Questa volta la giustizia deve prevalere", ha ammonito il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, commentando il destino dell'intesa che di fatto rispolvera l'Iniziativa del Mar Nero.
Mentre le esportazioni russe di cibo e fertilizzanti non sono soggette a sanzioni occidentali - anche perché vietate dal diritto internazionale - Mosca ha denunciato che le restrizioni sui pagamenti, sulla logistica e sulle assicurazioni hanno rappresentato un ostacolo al suo export in questo settore. Mosca chiede ora che la banca statale russa che si occupa dell'industria alimentare, Rosselkhozbank, venga ricollegata allo Swift e ha lasciato intendere che anche altre banche dovrebbero avere nuovamente accesso al sistema di pagamenti internazionali.
Questo e altri passaggi potrebbero richiedere l'accordo dei Paesi europei che non sembrano favorevoli. Nonostante le sue rivendicazioni, la Russia rimane il principale esportatore di grano e fertilizzanti al mondo: l'agenzia Reuters prevede che la Russia invierà circa 40 milioni di tonnellate di grano ai mercati globali in questa stagione, principalmente ai clienti tradizionali in Medio Oriente e mira ad aumentare le sue esportazioni agricole complessive del 50% entro il 2030.
"Il fine ultimo di Putin è chiaro: vuole convincere Trump a revocare le sanzioni alle banche e alle compagnie energetiche russe per consentire al Cremlino di attingere alla valuta forte di cui ha disperatamente bisogno", ha affermato Edward Fishman, ricercatore alla Columbia University ed ex funzionario senior per le sanzioni degli Stati Uniti, intervistato dal Wall Street Journal.