AGI - La Cina rappresenta la maggiore minaccia per gli interessi degli Stati Uniti a livello globale. Lo afferma un rapporto dell'intelligence statunitense, secondo cui Pechino sta rafforzando le sue capacità militari.
Il documento, intitolato "Valutazione annuale delle minacce", sottolinea la "pressione" della Cina su Taiwan, che rivendica come suo territorio, e le "operazioni informatiche su larga scala contro obiettivi statunitensi".
Il rapporto non classificato fornisce una panoramica delle "prospettive collettive" delle principali agenzie di intelligence statunitensi sui pericoli rappresentati da Paesi stranieri e organizzazioni criminali.
"La Cina rappresenta la minaccia militare più completa e potente per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti", si legge nel documento pubblicato dall'ufficio del direttore dell'intelligence nazionale degli Stati Uniti, Tulsi Gabbard.
Pechino, prosegue il documento, è "l'attore che più probabilmente minaccerà gli interessi degli Stati Uniti a livello globale". Anche se, avverte il rapporto, la Cina è più "cauta" e fa attenzione a non apparire "troppo aggressiva" rispetto ad altri paesi esaminati nel rapporto, come Russia, Iran e Corea del Nord.
Ieri, durante un'audizione al Senato, Gabbard ha affermato che "la Cina è il nostro più forte concorrente strategico".
"L'esercito cinese sta dispiegando capacità avanzate come missili ipersonici, aerei stealth, sottomarini avanzati, equipaggiamento per la guerra informatica e un arsenale più ampio di armi nucleari", ha spiegato Gabbard.
Secondo il rapporto, "Pechino continuerà a espandere le sue attività di influenza malevola, coercitiva e sovversiva" per indebolire gli Stati Uniti a livello nazionale e internazionale. Le agenzie avvertono inoltre che Pechino cercherà di opporsi a quella che considera "una campagna guidata da (Washington) per rovinare le relazioni internazionali della Cina e rovesciare" il Partito Comunista Cinese.