AGI - Le forze armate di Kiev hanno utilizzato per la prima volta il Long Neptune, il nuovo missile di produzione ucraina, per colpire una base militare russa in Crimea. Lo ha detto il ministro delle industrie strategiche dell'Ucraina, Herman Smetanin, in un'intervista a Nettavisen rilanciata da Suspilne. La stessa arma era stata utilizzata per attaccare la raffineria russa di Tuapse, situata sulla costa del Mar Nero, a circa 600 km dal territorio ucraino.
La messa a punto del Long Neptune era stata annunciata alcune settimane fa dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il missile, con una gittata di circa mille chilometri, in linea di principio sarebbe in grado di colpire direttamente Mosca.
Kiev: colpita una base nel Kursk, 30 russi feriti o uccisi
Le forze armate ucraine hanno rivendicato di aver colpito un gruppo di militari russi nell'oblast di Kursk, uccidendo o ferendo circa 30 soldati. Lo dice lo stato maggiore di Kiev secondo i media ucraini. "L'Aeronautica delle Forze Armate dell'Ucraina ha colpito con successo l'area di Kondratovka nell'Oblast di Kursk, dove era concentrato il personale nemico. L'obiettivo è stato completamente distrutto e fino a 30 occupanti sono stati uccisi o feriti", scrive lo stato maggiore su Telegram. Secondo Kiev l'obiettivo colpito "riduce la capacità dei russi di condurre operazioni di combattimento nelle oblast' di Sumy e Kursk".
Usa, ok di Kiev e Mosca a un cessate il fuoco parziale nel Mar Nero
Gli Stati Uniti concordano un cessate il fuoco parziale con Russia e Ucraina per garantire una "navigazione sicura nel Mar Nero" e svilupperanno "misure" per fermare gli attacchi alle infrastrutture energetiche. Lo fa sapere la Casa Bianca che ha appena pubblicato i resoconti dei colloqui di Riad con Russia e Ucraina.
Gli Usa annunciano di fatto un accordo per un cessate il fuoco parziale in mare "per garantire una navigazione sicura, eliminare l'uso della forza e impedire l'uso di navi commerciali per scopi militari nel Mar Nero". In entrambe le dichiarazioni si afferma inoltre che i due Paesi hanno concordato di "sviluppare misure per l'attuazione" del precedente accordo per fermare gli attacchi contro le infrastrutture energetiche. L'Ucraina e la Russia "continueranno a lavorare per raggiungere una pace duratura", si legge nella dichiarazione della Casa Bianca.
Ma il Cremlino frena, solo dopo la revoca delle sanzioni
Gli accordi annunciati da Washington su una tregua sul Mar Nero tra Kiev e Mosca entreranno in vigore solo dopo che le restrizioni occidentali sul commercio di grano e fertilizzanti russi saranno "revocate". Lo ha chiarito il Cremlino. La Russia è in attesa della "revoca delle sanzioni", in particolare quelle imposte alla sua grande banca agricola Rosselkhozbank, su alcuni "produttori ed esportatori di prodotti alimentari e fertilizzanti", nonché quelli rivolti alle "compagnie di assicurazione del carico", si legge in una nota.