AGI - Russia e Stati Uniti hanno un autentico desiderio comune e sono pronti a seguire la strada di una soluzione pacifica della situazione in Ucraina, ha ribadito il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov.
"Stiamo parlando del desiderio e della prontezza dei Paesi a procedere lungo il percorso di una soluzione pacifica. C'è davvero una comprensione comune su questo", ha dichiarato.
"Per quanto riguarda le questioni tecniche, sapete che su una certa parte delle questioni tecniche, su uno degli argomenti, per così dire, si stanno tenendo oggi a Riad delle negoziazioni tra la nostra delegazione e quella americana", ha spiegato Peskov, commentando la dichiarazione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump secondo cui ci sono già delle linee guida per un accordo sull'Ucraina.
Nel complesso, ha continuato, "naturalmente ci sono molti, molti aspetti diversi ancora da esaminare", ha concluso.
Cremlino: "Con Usa discutiamo iniziativa Mar Nero"
Gli obblighi nei confronti della Federazione Russa previsti nell'ambito dell'ultima 'Iniziativa del Mar Nero' non sono stati rispettati, questa questione sarà discussa nei colloqui di oggi a Riad tra Russia e Usa. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov.
"Si tratta principalmente di sicurezza della navigazione", ha detto Peskov ai giornalisti, rispondendo a una domanda sul significato dell'iniziativa del Mar Nero.
Mosca è interessata a ripristinare l'accordo che aveva permesso all'Ucraina di esportare grano dai suoi porti senza essere attaccata, la cosiddetta 'Iniziativa del Mar Nero". Se l'accordo venisse ripristinato, la Russia - a sua volta -esporterebbe prodotti agricoli e fertilizzanti attraverso il Mar Nero, ottenendo un alleviamento delle sanzioni imposte dai Paesi occidentali.
La Russia si è ritirata dall'accordo sui cereali del Mar Nero - mediato dalla Turchia e sostenuto dall'Onu - nel luglio 2023, accusando l'Occidente di non aver rispettato, appunto, l'impegno ad allentare le sanzioni sulle sue esportazioni di prodotti agricoli e fertilizzanti. Di conseguenza, Mosca ha smesso di garantire un passaggio sicuro alle navi cargo dirette all'Ucraina e viceversa, e le esportazioni di grano ucraine sono quindi crollate.