AGI - Il sindaco di Istanbul Ekrem Imamoglu ha definito "fabbricate ad arte e prive di fondamento" le accuse di corruzione e di legami con l'organizzazione terroristica Pkk che ne hanno determinato l'arresto. In attesa della deposizione dinanzi i giudici prevista questa sera, il sindaco della metropoli sul Bosforo ha affidato un messaggio al comune da lui guidato dal 2019.
"Le accuse immorali e prive di fondamenta che mi sono state rivolte si basano su prove fabbricate ad arte per imbastire l'inchiesta e mirano a colpire la mia reputazione e credibilità. Quanto sta accadendo nuoce all'immagine della Turchia sul piano internazionale, toglie alla gente la fiducia nella giustizia e colpisce l'economia. Chi si cela dietro tutto questo dovrà risponderne dinanzi a un tribunale. Con la forza dei milioni di persone che mi sostengono continuerò a lottare per giustizia e verità fino alla fine della mia vita", ha detto Imamoglu in questo messaggio diffuso dalla municipalità.
Imamoglu in tribunale, nuovi scontri a Istanbul
Imamoglu ha iniziato la propria deposizione dinanzi ai giudici di un tribunale di Istanbul e la tensione tra i sostenitori del primo cittadino della metropoli sul Bosforo e la polizia è andata alle stelle. Un gruppo di avvocati ha cercato entrare nel palazzo di giustizia, salvo trovarsi la strada sbarrata da un cordone di polizia che li ha respinti con la forza.
La polizia turca è intervenuta con idranti e lacrimogeni anche per disperdere cortei di manifestanti intenzionati a dirigersi verso la blindatissima area del Palazzo di Giustizia. Scontri stanno avendo luogo anche nell'area di Sarachane, dove si trova il comune di Istanbul. Quartiere da tre giorni al centro delle manifestazioni indette dall'opposizione per protestare contro l'arresto del sindaco.