AGI - Il primo ministro polacco, Donald Tusk, durante una visita a Ozierany Mae, al confine tra Polonia e Bielorussia, ha dichiarato che il 98% degli attraversamenti illegali della frontiera è stato fermato e che sta mobilitando l'Europa perché consideri la protezione di questa frontiera un obbligo comunitario. Accompagnato dal ministro della Difesa, Wadysaw Kosiniak-Kamysz, e dal ministro degli Interni, Tomasz Siemoniak, Tusk ha affermato di aver avuto conferma che sia lo Scudo orientale, ovvero la dimensione militare della tutela del confine, sia la protezione delle frontiere contro gli attraversamenti illegali, sono un "obbligo comune europeo". Questo impegno da parte dell'Unione Europea riguarda il finanziamento delle infrastrutture di protezione del confine, ha sottolineato Tusk.
Sostegno del regime bielorusso
Il premier polacco ha poi spiegato di aver ricevuto un rapporto che confermava "almeno il sostegno organizzativo e politico" del regime del presidente bielorusso Alexander Lukashenko agli attraversamenti illegali verso la Polonia, nei quali ci sarebbe anche un "coinvolgimento russo". "Abbiamo quindi a che fare con una macchina statale e anche con una macchina del contrabbando", ha osservato.
Intercettazione degli attraversamenti illegali
Tusk ha riferito che il 98% degli attraversamenti illegali della frontiera vengono intercettati e ha sottolineato che verrà introdotta una legge che consentirà di sospendere il diritto di presentare domanda di asilo per le persone che attraversano illegalmente la frontiera. La legge sulla limitazione del diritto d'asilo è in attesa di essere firmata dal presidente, Adrzej Duda. Tusk ha anche comunicato che lungo il confine sono schierati circa 11.000 agenti, che presto saranno dotati di droni per la sorveglianza.
Finanziamenti e infrastrutture
Siemoniak ha ricordato che, con il sostegno dell'Ue, saranno spesi 52 milioni di euro per sigillare i confini tra Polonia e Bielorussia e tra Polonia e Russia. È prevista, a questo proposito, la costruzione di una strada asfaltata lungo quella linea e l'acquisto di droni e altri dispositivi tecnologici.
Scudo Orientale
Lo Scudo Orientale è un programma, sviluppato dal ministero della Difesa polacco e dallo Stato Maggiore dell'Esercito polacco, che prevede la costruzione di fortificazioni, ostacoli territoriali e infrastrutture militari lungo i confini della Polonia con Russia e Bielorussia, per un totale di circa 800 chilometri. Varsavia ha stanziato circa 2,3 miliardi di euro per l'attuazione di questo piano, che dovrebbe essere pienamente operativo entro il 2028. Il progetto sarà integrato nell'infrastruttura di difesa del fianco orientale della Nato per contrastare le minacce provenienti da Minsk e Mosca.