AGI - Migliaia di persone si sono radunate per il secondo giorno davanti al municipio di Istanbul a sostegno del sindaco Ekrem Imamoglu, che ha esortato la nazione a prendere posizione contro il suo arresto nell'ambito di un'indagine per corruzione e terrorismo.
“Come nazione dobbiamo opporci a questo male. Questo è il mio appello”, ha dichiarato il potente e popolare sindaco dell'opposizione in un messaggio trasmesso dai suoi avvocati. Anche i giudici e i pubblici ministeri devono “alzarsi in piedi e agire contro coloro che stanno rovinando il sistema giudiziario”, ha scritto dopo la sua prima notte in carcere.
“Non potete e non dovete rimanere in silenzio”, ha scritto il 53enne, principale rivale politico del presidente Recep Tayyip Erdogan.
L'arresto
È stato arrestato nel corso di una massiccia irruzione della polizia nella sua casa all'alba di mercoledì, in un'azione denunciata dal suo partito, il principale partito di opposizione CHP, come un “colpo di stato”. La mossa, che è arrivata pochi giorni prima della sua nomina a candidato del CHP per la corsa del 2028, ha portato migliaia di persone in strada, nonostante il divieto di protestare per quattro giorni.
“La detenzione è illegale, mira a impedire a Imamoglu di diventare presidente e a soffocare gli oppositori”, ha dichiarato all'AFP Basak Cohce, 24 anni, studente dell'Università di Galatasaray che ha aggiunto “Questa non è una protesta di un giorno, difenderemo i nostri diritti fino alla fine”.
Piazza Taksim e Gezi Park, entrambi famosi per aver ospitato proteste pubbliche di massa più di dieci anni fa, sono rimasti recintati per i manifestanti e la polizia è stata molto presente in tutta la città.
Anche i social media e l'accesso a Internet sono stati ampiamente limitati per il secondo giorno consecutivo nella potenza economica della Turchia e nella sua città più grande, con 16 milioni di abitanti. L'arresto ha mandato in tilt i mercati finanziari turchi, infliggendo un duro colpo alla lira turca.
La Banca centrale turca ha dichiarato che avrebbe attinto alle sue riserve di valuta estera, se necessario, per evitare ulteriori danni alla valuta, e gli economisti hanno affermato che lo aveva già fatto mercoledì.
Più di 80 arresti
Poche ore prima dell'arresto di Imamoglu, l'Università di Istanbul si è mossa per revocare la sua laurea - una mossa significativa in quanto, per legge, i candidati alla presidenza devono possedere un titolo universitario.
Nelle retate di mercoledì sono state arrestate più di 80 persone, che gli investigatori hanno iniziato a interrogare nelle prime ore di giovedì, secondo i media locali.
La polizia turca è intervenuta questa sera a Istanbul per disperdere un corteo di protesta contro l'arresto del sindaco di Istanbul Ekrem Imamoglu. Raccogliendo l'appello dello stesso sindaco dal carcere, tanta gente si è radunata davanti al comune di Istanbul per il secondo giorno consecutivo, sfidando il divieto della Prefettura che ha vietato assembramenti per 4 giorni.
Dal municipio è partita una marcia di protesta, organizzata da movimenti studenteschi, che diretta verso la centralissima e blindatissima piazza Taksim e questo ha fatto scattare la reazione della polizia. Gli agenti hanno disperso i manifestanti e, secondo quanto riporta il sito di opposizione Sozcu, alcuni studenti sono stati arrestati.
Human Rights Watch ha chiesto che il sindaco di Istanbul sia “rilasciato immediatamente dalla custodia della polizia”, esortando il governo di Erdogan a garantire “che il sistema giudiziario penale non venga strumentalizzato per fini politici”.
Per legge, Erdogan - che è presidente da oltre un decennio, dopo essere stato premier per 11 anni - non può ricandidarsi alle elezioni del 2028. Ma egli vuole cambiare la costituzione per permetterlo, una mossa che richiede il sostegno dell'opposizione e che, secondo gli analisti, potrebbe essere complicata dall'arresto di Imamoglu.