AGI - I massimi diplomatici degli Stati Uniti e della Russia "hanno discusso sabato i prossimi passi" per porre fine alla guerra in Ucraina, poche ore dopo che gli alleati di Kiev hanno accettato di esercitare una "pressione collettiva" sulla Russia per arrivare a una tregua. In una conversazione telefonica, il Segretario di Stato americano, Marco Rubio, e il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, "hanno discusso i prossimi passi da compiere per dare seguito ai recenti incontri in Arabia Saudita e hanno concordato di continuare a lavorare per ripristinare le comunicazioni tra Stati Uniti e Russia", ha affermato la portavoce del Dipartimento di Stato Tammy Bruce. Che pero' non ha fornito dettagli sulla data del prossimo round di colloqui tra Stati Uniti e Russia, ospitato dall'Arabia Saudita.
Nonostante le recenti tensioni tra il presidente Donald Trump e il suo omologo ucraino, Volodymyr Zelensky, Kiev ha accettato in linea di principio la proposta Usa di un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni se Mosca interromperà gli attacchi nell'Ucraina orientale. Il presidente russo Vladimir Putin, tuttavia, non ha accettato alcuna tregua, ponendo invece condizioni massimaliste, come la cessione da parte dell'Ucraina di cinque regioni annesse dalla Russia, l'abbandono delle ambizioni di Kiev di entrare nella Nato e lo smantellamento dell'attuale governo ucraino.
Sabato una trentina di leader di paesi e organizzazioni che sostengono l'Ucraina, durante un vertice virtuale convocato dal premier britannico Keir Starmer, hanno deciso di esercitare una "pressione collettiva" su Mosca per spingerla ad accettare un cessate il fuoco. "La palla è nel campo della Russia", che "prima o poi dovrà impegnarsi in discussioni serie", ha affermato il primo ministro britannico Keir Starmer, secondo cui e' Vladimir Putin "quello che sta cercando di ritardare" le cose.