AGI - Il capo della giunta del Myanmar ha annunciato che a dicembre o gennaio si terranno le elezioni, le prime nella nazione dilaniata dalla guerra civile dal colpo di stato militare nel 2021. "Stiamo pianificando di tenere le elezioni a dicembre 2025 o entro gennaio 2026", ha affermato il generale Min Aung Hlaing, citato nel quotidiano statale Global New Light of Myanmar .
Al termine di un incontro a Minsk con il presidente della Bielorussia, Alexander Lukashenko, il generale Hlaing ha promesso che alle elezioni parteciperanno almeno 53 organizzazioni, nonostante i principali leader dell'opposizione siano stati imprigionati o esiliati dopo il colpo di stato che ha posto fine a un governo democratico. Hlaing, che ha invitato osservatori dalla Bielorussia a monitorare le elezioni, ha ripetutamente promesso di indire un referendum nel tentativo di ottenere legittimità nella comunità internazionale, che in gran parte respinge la giunta per aver rovesciato un governo civile eletto guidato dal premio Nobel per la pace Aung San Suu Kyi, incarcerata dal febbraio 2021.
La giunta ha prorogato sette volte lo stato di emergenza imposto dopo il colpo di Stato, concedendo alle forze armate pieni poteri esecutivi e legislativi e impedendo lo svolgimento di elezioni, almeno fino alla scadenza dell'ultimo decreto a luglio. Il movimento di protesta si è trasformato in una ribellione armata in cui diversi gruppi di guerriglia e gruppi pro-democrazia combattono per il controllo del territorio.
Nonostante la giunta inviti da mesi la guerriglia a sedersi al tavolo delle trattative, con la mediazione della Cina, la maggioranza lo respinge, mentre il Governo di unità nazionale (NUG), composto in parte da deputati della legislatura che si sarebbe dovuta formare il giorno del colpo di stato e che si dichiara potere legittimo della Birmania da semiclandestino, si oppone alla convocazione delle elezioni.