AGI - L'incontro alla Casa Bianca tra Volodymyr Zelensky e Donald Trump, "agli ucraini cresciuti durante l'Urss ha ricordato l'immagine degli Stati Uniti nelle caricature del selvaggio Occidente, diffuse dalla propaganda sovietica". Il parallelo è tratteggiato dal celebre scrittore ucraino, Andrei Kurkov, che da Kiev ha commentato, in un'intervista all'AGI, il duro scontro tra i presidente ucraino e americano che ha portato alla cancellazione del previsto accordo sui minerali.
"L'immagine degli Usa durante l'Urss era quella di una nazione di capitalisti avidi, in cui sono i dollari a governare una società senza alcuna responsabilità morale, che sfrutta i poveri e le persone di colore", ricorda Kurkov, i cui libri sono tradotti in oltre 25 lingue. Nel descrivere lo stato d'animo tra gli ucraini oggi, lo scrittore parla di "shock e rabbia, perché l'America di adesso appare totalmente diversa da quella a cui tutti noi siamo stati abituati".
Trump's saying that Zelensky has only 4 % support made even those Ukrainians who did not support him to defend Ukrainian president. So today the support of Zelensky rose from 50% to 57%. Does Trump work for Zelensky?)
— Andrei Kurkov (@AKurkov) February 19, 2025
"Sta diventando come la Russia", avverte Kurkov che ha sempre scritto i suoi libri in russo, "la leadership americana inizia a comportarsi come Vladimir Putin: con maleducata arroganza, la voglia di dare ordini, la tendenza a parlare dalla posizione di chi ha sempre ragione e sa cosa vuole ottenere dagli altri". La sensazione, continua lo scrittore, "è che non ci sia più spazio per una discussione democratica, che il dialogo non sia tra pari e che si pretenda solo obbedienza".
Insieme alla sensazione di essere stati presi in giro, "perché in realtà non c'era alcun accordo pronto e nessuna ulteriore intesa sulle garanzie di sicurezza come ci era stato detto", Kurkov nota che la reazione più diffusa degli ucraini oggi è un "sostegno di massa" al presidente Zelensky: "Ha tenuto la schiena dritta, ha rifiutato di firmare un accordo capestro e ingiusto".
Thank you very much! Readers like you are the best motivation for a writer! https://t.co/r6lQgMxI6q
— Andrei Kurkov (@AKurkov) January 24, 2025
"Se prima che Trump iniziasse a chiamarlo dittatore il suo consenso era del 50%", ricorda, "in seguito il dato è cresciuto fino a sfiorare il 60% e oggi si parla di un ulteriore aumento". Allo stesso tempo, però, in Ucraina le persone sono consapevoli che "bisogna prepararsi a continuare combattimenti più duri e con più vittime, perché senza l'aiuto americano per noi sarà ancora più difficile". "L'Europa è diventata la nostra ultima speranza, ma temiamo che questo sostegno non sarà sufficiente e a lungo termine", ammette lo scrittore.
Infine, in vista del vertice a Londra tra i leader europei e Zelensky, Kurkov lancia un monito: "Una sconfitta dell'Ucraina in questa guerra sarà solo una fase temporanea prima dell'inizio di una nuova guerra, che la Russia sferrerà sicuramente probabilmente iniziando da Polonia e Lituania; stavolta, però, sarebbe una guerra mondiale".