AGI - Dopo le telefonate del presidente americano Donald Trump agli omologhi Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky, i preparativi per avviare possibili negoziati di pace sembrano ormai cominciati. I principi che l'amministrazione Trump intende seguire sono stati delineati dal segretario alla Difesa degli Stati Uniti Pete Hegseth: "Dobbiamo ammettere che il ritorno ai confini dell'Ucraina che esistevano prima del 2014 è un obiettivo irrealistico". Irrealistico, ha aggiunto, come anche l'ingresso di Kiev nella Nato. Hegseth ha anche ribadito che gli Stati Uniti non intendono inviare i propri soldati in alcuna missione di peacekeeping in Ucraina, compito che per Washington deve assolvere l'Europa.
Gli Stati Uniti chiederanno all'Ucraina di fare delle concessioni territoriali, un'ipotesi a cui Kiev si è già detta disponibile, intenzionata a usare come merce di scambio le zone ancora sotto il suo controllo nella regione russa di Kursk. Mosca ambisce al riconoscimento delle regioni di Crimea, Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia, ma di queste ultime due non controlla però nemmeno i rispettivi capoluoghi. Le truppe ucraine dovranno probabilmente lasciare la regione russa di Kursk, mentre le truppe russe dovranno lasciare la regione ucraina di Kharkiv.
La questione delle garanzie di sicurezza dell'Ucraina si prospetta particolarmente difficile: non è chiaro chi debba fornirle, affinché siano considerate affidabili nelle attuali circostanze. Trump ha nominato i leader del team negoziale americano che dovrà risolvere queste e altre questioni: il segretario di Stato Marco Rubio, il direttore della Cia John Ratcliffe, il consigliere per la Sicurezza nazionale Michael Waltz e l'inviato speciale per il Medio Oriente Steve Witkoff; quest'ultimo, alla vigilia della chiamata di Trump a Putin, l'11 febbraio si è recato a Mosca per prendere l'insegnante Mark Vogel, rilasciato da una prigione russa in cambio del rilascio del co-fondatore dell'exchange di criptovaluta BTC-e, Alexander Vinnik.
Secondo la stampa americana, a Mosca Whitkoff avrebbe incontrato alcuni rappresentanti delle autorità russe, forse anche Putin in persona. Tra i funzionari russi, si ritiene abbia visto Kirill Dmitriev, da lungo tempo Ceo del Fondo russo per gli investimenti diretti. Dmitriev ha svolto il ruolo di collegamento informale tra le autorità russe e l'amministrazione Trump durante il suo primo mandato.
Il capo dell'ufficio presidenziale ucraino (e probabile capo negoziatore della parte ucraina) Andriy Yermak ha riferito che Zelensky ha già ordinato la formazione di un gruppo negoziale. Si aspetta che il lavoro congiunto con la parte americana avrà inizio alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco, nel fine settimana.