AGI - Uketsu, dopo il Giappone, è pronto a conquistare anche il resto del mondo. Lo scrittore mascherato, dedito al mondo dell'horror e dell'inquietudine, non ha volto, né voce, né nome completo. O meglio: il suo volto è una maschera che sembra fatta di cartapesta; la sua voce è alterata per risultare strana e un po' stridula; il suo nome è uno pseudonimo che si può tradurre, in maniera grossolana, come 'buco della pioggia'. Eppure Uketsu, con la sua tuta nera come il carbone, piace tantissimo. Il suo personaggio è nato su YouTube circa 6 anni fa in un canale dedicato che ora marcia spedito verso i 2 milioni di iscritti e le 200 milioni di visualizzazioni. All'inizio si trattava di video brevi, d'impatto, caratterizzati da un'atmosfera dark, macabra, grottesca. I suoi racconti, tra il letterario e il reale, traslavano l'attualità nella sua vita personale, tra routine noiose e una vita sociale condizionata da fenomeni globali come il Covid. In questi anni ha raccontato i maggiori problemi del Paese asiatico mettendo a nudo le contraddizioni della politica e della società contemporanea, sempre più succube del consumismo. Uno dei suoi successi su YouTube, "The Strange House" (una casa dalla strana planimetria che diventa prigione) è diventato un vero film che, in Giappone, per incassi, è andato molto bene.
In una delle sue ultime interviste, davanti ai giornalisti stranieri, ha spiegato che una delle ragioni del suo successo sta nel riuscire "a mettere tutti a disagio". L'obiettivo è quello di creare uno smottamento sotto i piedi di chi guarda e di chi legge, di togliere certezze e di portare le persone 'out of the box'. Il suo libro d'esordio, 'Strange Pictures' è ora sbarcato in 30 Paesi e, secondo il suo editore, ha già venduto globalmente più di 1,5 milioni di copie. Il suo stile, raccontato da diversi tabloid inglesi, è molto particolare perché unisce parole e immagini, descrizioni e indizi visivi che servono per risolvere 'il caso', tra giallo e horror, senza risparmiare particolari raccapriccianti e disturbanti. Il merito di Uketsu è quello di aver portato nella letteratura elementi che di solito si trovano nei manga, nei videogiochi e nei video pubblicati su piattaforme come Twitch e YouTube. Per certi versi, ha creato una letteratura 'fusion'.
A Tokyo, davanti alle domande dei cronisti più curiosi, Uketsu ha spiegato che la sua missione è rendere le opere accessibili anche a chi non ama leggere, a chi si spaventa di fronte alla presunta pesantezza della parola scritta e alle tante pagine che compongono molte opere, passate come odierne. Il lettore, qui, è invece coinvolto direttamente, non può seguire la trama in maniera distaccata, dall'alto. Ed è costretto a fare i conti con quel che accade, esattamente come i personaggi di cui scopre debolezze e opacità.
L'arte, in questo modo, diventa non solo un modo di esprimersi, ma uno strumento tramite cui trovare nuove forme di narrazione intrecciando disegni e parole. Senza timore di raccontare il buio che circonda ognuno di noi.