AGI - Il presidente venezuelano Nicolas Maduro, si insedia per il suo terzo mandato consecutivo, tra accuse di frode e isolamento internazionale, ma con il sostegno dei militari e il pieno controllo dei poteri dello Stato. L'insediamento arriva un giorno dopo una marcia dell'opposizione che si è conclusa con l'arresto della sua leader María Corina Machado, che il governo ha negato e definito un'“invenzione”. Giovedì Maduro ha mobilitato i suoi sostenitori e ha invitato “milioni di persone a scendere in strada” per il suo giuramento. “Il 10 giuro con Maduro per il futuro”, recita uno dei suoi slogan. La manifestazione è prevista per mezzogiorno (le 17 in Italia) presso il palazzo del Parlamento, controllato dal presidente chavista.
Centinaia di agenti di sicurezza pesantemente armati sono stati dispiegati intorno agli edifici pubblici, nel centro di Caracas, parte di un piano di “difesa” per Maduro, che ha denunciato nuovi complotti contro di lui che hanno portato all'arresto di due americani - uno presumibilmente un agente dell'FBI - e di circa 20 altri leader e attivisti all'inizio della settimana. Il governo ha liquidato come una “montatura” e una “menzogna” la notizia dell'arresto di Machado. Il suo team della leader dell'opposizione ha poi riferito che è stata “trattenuta con la forza” e poi rilasciata. Machado ha riferito che oggi spiegherà cosa è successo “e cosa sta per succedere”. “Ora sono in un luogo sicuro e più determinata che mai”, ha scritto sui social media.
Al potere dal 2013, consacrato dal defunto Hugo Chávez, Maduro governa con il pugno di ferro e il sostegno delle forze armate. Promette un terzo mandato di “pace” e di ripresa economica dopo aver trascorso gran parte dei suoi 12 anni al potere tra recessione, alta inflazione e penuria. Secondo le Nazioni Unite, più di sette milioni di venezuelani sono fuggiti dalla crisi. All'orizzonte, possibili nuove sanzioni con la vittoria negli Usa di Donald Trump, che nella sua prima amministrazione ha imposto un embargo sul petrolio. E per i prossimi sei anni propone una “grande riforma” della Costituzione, che segue la strada dell'approvazione di nuove leggi che, secondo gli analisti porteranno un ulteriore ridimensionamento delle libertà.