AGI - "È atterrato all'aeroporto di Ciampino l'aereo che riporta a casa la giornalista Cecilia Sala". Ad accogliere la freelance italiana scarcerata dopo 20 giorni di detenzione in Iran, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. "Grazie a un intenso lavoro sui canali diplomatici e di intelligence, la nostra connazionale è stata rilasciata dalle autorità iraniane e sta rientrando in Italia. Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, esprime gratitudine a tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile il ritorno di Cecilia, permettendole di riabbracciare i suoi familiari e colleghi. Il Presidente ha informato personalmente i genitori della giornalista nel corso di una telefonata avvenuta pochi minuti fa". La premier e il ministro degli Esteri Antonio Tajani sono all'aeroporto di Ciampino per accogliere la cronista.
Sala sarà ascoltata nel pomeriggio dai carabinieri del Ros nella caserma di via Salaria, a Roma. L'incartamento, secondo quanto si apprende, sarà poi trasmesso, come da prassi, all'autorità giudiziaria. Nei prossimi giorni magistrati e carabinieri ascolteranno nuovamente la Sala per ricostruire le ultime settimane passate dalla giornalista in Iran. Sala, dopo l'audizione, andrà nella sua casa romana.
Il primo vocale ai colleghi
"Sono tornata" è il breve messaggio che la giornalista una volta atterrata a Ciampino ha inviato ai suoi colleghi di Chora Media. L'audio del vocale è stato pubblicato da Rai News 24.
Tajani: "Diplomazia e lavoro di squadra"
"Diplomazia e lavoro di squadra: Cecilia Sala sta tornando a casa!". Cosi' su X il ministro degli Esteri e vice premier Antonio Tajani celebra la notizia della liberazione della giornalista.
Meloni: "Grazie alla discrezione dei servitori dello Stato"
"Ringrazio i servizi di intelligence, la nostra diplomazia, tutti i funzionari e i servitori dello Stato che in questi giorni hanno lavorato, con discrezione e professionalita', per raggiungere questo obiettivo". Lo dice la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al Tg1. "È stato un grande gioco di squadra, e l'abbraccio tra Cecilia e i suoi cari ci riempie di commozione".
Casa Bianca: "Decisione presa dal governo italiano"
L'amministrazione Biden non è coinvolta nella liberazione della giornalista Cecilia Sala. Lo ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca John Kirby, rispondendo alle domande dei giornalisti in una conference call. "Il caso di Cecilia Sala - ha spiegato - è stata una decisione del governo italiano ed è a Roma che dovete fare le domande su questo tema".
Bentornata, Cecilia! pic.twitter.com/mifGsR0Fqe
— Antonio Tajani (@Antonio_Tajani) January 8, 2025
Lollobrigida: "Frutto centralità dell'Italia"
"La liberazione di Cecilia Sala è una bellissima notizia, frutto del lavoro incessante e senza clamore svolto dal governo Meloni, dalla diplomazia e dai servizi, a cui va la nostra gratitudine, ma anche della centralità che l'Italia ha assunto a livello internazionale. Bentornata, Cecilia". Lo scrive sul suo profilo X il ministro dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida.
Schlein: "Grazie a chi ha lavorato incessantemente"
"La notizia che stavamo aspettando, che speravamo di ricevere il prima possibile. La liberazione di Cecilia Sala è un sollievo, e saperla presto in Italia ci riempie di gioia. Un ringraziamento al governo, al corpo diplomatico, ai servizi e a chi ha lavorato incessantemente in questi 20 giorni di apprensione e angoscia per questo risultato. Ti aspettiamo, Cecilia!". Lo afferma la segretaria del Pd, Elly Schlein
Renzi: "Ora stop alle polemiche"
"Oggi è giorno di festa per tutta l'Italia e noi diciamo grazie a tutte le istituzioni, a cominciare dal signor Presidente della Repubblica che ha ricordato Cecilia Sala nel suo messaggio dell'ultimo dell'anno, a cominciare dalla Presidente del Consiglio dei ministri, a cominciare dai ministri che si sono occupati della vicenda, a cominciare dalle autorità dell'intelligence". Lo ha detto il senatore Matteo Renzi intervenendo in Aula in merito alla liberazione di Cecilia Sala. "Oggi si conferma una linea che in 70 anni nessuno ha mai messo in discussione. Quando c'è un italiano in pericolo all'estero, che ci sia un governo di destra o di sinistra, tutti insieme si lavora per riportarla a casa. Saremo felici - prosegue il leader di Italia viva - se in queste ore le forze politiche dell'opposizione e della maggioranza rinunceranno a fare polemiche anche su questo e si stringeranno in un abbraccio intorno ai genitori di Cecilia Sala".
"Una volta che un nostro connazionale è stato liberato nel 2014 in circostanze molto complesse, la mamma di quel connazionale, quando ebbe la notizia, mi disse è un nuovo parto per me. Io credo che oggi sia un nuovo parto per la mamma di Cecilia Sala, ma sia soprattutto un giorno di festa per questa brillante giornalista che tornerà a fare il suo mestiere in una Repubblica democratica che riconosce le differenze ma che nei momenti di difficoltà sa agire in modo unitario", conclude.