AGI - Israele ha confermato che i negoziati per un cessate il fuoco a Gaza e un accordo per il rilascio degli ostaggi sono ripresi in Qatar, mentre i soccorritori palestinesi annunciano che più di 30 persone sono state uccise in un nuovo bombardamento.
La protezione civile di Hamas ha dichiarato che un attacco aereo all'alba sulla casa della famiglia al-Ghoula a Gaza City ha ucciso 11 persone, sette delle quali bambini. Le immagini dal quartiere di Shujaiya mostrano i residenti che setacciano le macerie fumanti. Corpi, compresi quelli di bambini piccoli, erano allineati a terra, avvolti in lenzuola bianche.
Mentre la violenza infuriava, il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha confermato che i negoziati indiretti con Hamas sono ripresi e ha detto ai parenti di uno degli ostaggi, la soldatessa Liri Albag, che "sono in corso degli sforzi per liberarli ostaggi, in particolare la delegazione israeliana che è partita ieri (venerdi') per i negoziati in Qatar". Katz ha detto che il Primo Ministro Benajamin Netanyahu aveva dato "istruzioni dettagliate per la prosecuzione dei negoziati".
Il ministro ha parlato dopo che l'ala armata di Hamas, le Brigate Ezzedine al-Qassam, ha diffuso un video di Albag prigioniera a Gaza. Nella registrazione senza data, di tre minuti e mezzo, la recluta diciannovenne chiede in ebraico al governo israeliano di garantire la sua liberazione.
In risposta, la sua famiglia ha lanciato un appello a Netanyahu: "è tempo di prendere decisioni come se li' ci fossero i vostri figli".
Un totale di 96 ostaggi israeliani rimangono a Gaza, 34 dei quali secondo l'esercito israeliano sono morti. Secondo l'Hostages and Missing Families Forum, l'ultimo video è "una prova ferma e inconfutabile dell'urgenza di riportare a casa gli ostaggi".
Hamas aveva affermato ieri che tutto è pronto per la ripresa dei negoziati e che si "concentrerà sull'assicurare che l'accordo porti a una cessazione completa delle ostilità (e) al ritiro delle forze di occupazione".
I mediatori - Qatar, Egitto e Stati Uniti - sono stati impegnati in mesi di sforzi che non sono riusciti a porre fine a quasi 15 mesi di guerra. A dicembre, il Qatar ha espresso ottimismo per il nuovo "impulso" ai colloqui dopo l'elezione negli Stati Uniti di Donald Trump, che entrerà in carica tra 16 giorni, ma Hamas e Israele si sono poi accusati a vicenda di aver creato nuove condizioni e ostacoli. Mentre il tempo stringe per il passaggio di potere a Washington, l'amministrazione uscente del presidente Joe Biden ha notificato al Congresso una vendita di armi da 8 miliardi di dollari a Israele.